DEF: E’ impossibile un alleggerimento delle imposte per il Centro ed il Nord Italia

Una puntuale analisi di un esperto di economia e finanza pubblica

Puntualmente nel caos e nelle contraddizioni dei provvedimenti governativi, regionali e comunali, riguardanti l’economia e la fiscalità, giunge la puntuale analisi del dr. Antonio Cravioglio, esperto di economia e di finanza pubblica.

Gli argomenti in questione sono complessi e delicati in quanto coinvolgono la collettività tutta e nello stesso tempo mettono in evidenza l’improbabile eventualità di una possibile riduzione tributaria ai cittadini del Centro-Nord Italia, per compensare una ventilata possibile detassazione degli investimenti al Sud, ovviamente mimetizzata sotto una nuova fantomatica ed infausta Cassa per il Mezzogiorno.

I punti cruciali (discrezionalità TASI, IMU, enorme evasione tributaria, tentativi irrazionali d’unificazione delle imposte, Irpef, ecc.) continuano a restare un impasto indigeribile ed una cappa insopportabilmente oppressiva per i cittadini coinvolti, perpetuando una situazione di disagio ed arretramento economico del Paese, senza intravedere una concreta speranza di crescita economico-industriale.

Il Civico 20 News ospita questo importante contributo dell’ Autore, auspicando che questo possa anche attivare un sereno e costruttivo dibattito con i lettori interessati.

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DEF: E' IMPROBABILE UN ALLEGGERIMENTO DELLE IMPOSTE PER IL CENTRO ED IL NORD ITALIA.

Ragionando in materia fiscale ed assumendo il principio che imposte e tasse devono essere ordinate a "sistema", ovvero formare un complesso organico di elementi interdipendenti, l'eliminazione o l'istituzione di uno piuttosto che di altro prelievo non può essere improvvisata, nè avulsa dall'insieme delle situazioni di fatto di un determinato Paese in un'epoca data.

La TASI (che a dispetto dell'acronimo non è una tassa, bensì proprio un'imposta nel senso  pieno del termine) che deve fornire agli enti locali le risorse per prestare i servizi pubblici indivisibili, avrebbe oggi una sua ragione d'essere se fosse coordinata anzitutto con l'IMU, altra imposta che viene commisurata al valore catastale degli immobili (qui il termine valore è usato per brevità), ma con caratteristiche più marcatamente patrimoniali.

Il fatto che esistano più imposte non è, di per sé, da deplorare, in quanto la pluralità degli enti (stato, regioni, comuni)  e la differenziazione dei bisogni che essi sono chiamati a soddisfare richiede tributi di natura diversa, purché  operi un buon coordinamento tra i vari prelievi e sia garantita una certa equità verso i contribuenti. 

Nel caso di TASI ed IMU, alcune storture all'origine e soprattutto le manovre degli enti preposti, hanno determinato una notevole confusione, palesemente a scapito della chiarezza dei presupposti impositivi e soprattutto del criterio della capacità contributiva dei cittadini sancito dalla Costituzione, tanto che sono migliaia i comuni nei quali la Tasi non è stata istituita (ovvero ha aliquota nulla), grazie ad una super aliquota dell'IMU portata ai massimi consentiti, nell'ambito di una discrezionalità che è, di fatto, un palese insulto alla più elementare equità.

Si tratta, come ognuno può verificare, di comuni "turistici" dove le c.d. seconde case costituiscono una quota preponderante, o comunque rilevante, del patrimonio immobiliare, tanto che l'IMU con aliquote intorno al 10 per mille, riscossa sostanzialmente dai non residenti, dà un gettito più che abbondante a fronte del costo dei servizi indivisibili prestati quasi totalmente ai cittadini residenti.

Ma solo i residenti votano per eleggere sindaco e consiglio comunale, mentre i non residenti sono contribuenti gravati che pagano, ma non hanno alcuna voce in capitolo; quindi la visione opportunistica della questione porta a deliberare in modo assai disinvolto!

Consigliamo al lettore scrupoloso di visionare alcune delibere comunali in materia di annullamento della Tasi per rendersi conto della loro totale irrazionalità.

Ma le anomalie non finiscono qui; infatti non pochi fanno ricorso al sotterfugio, tutto italico, di fissare la propria residenza, quasi sempre fittizia, nel luogo dove hanno la proprietà degli immobili di maggior pregio catastale, a dispetto del concetto giuridico che la residenza è il luogo "dove la persona ha la dimora abituale" (e distribuendo poi in capo ai famigliari le altre proprietà), scansando in tal modo, in un colpo solo, sia l'IMU che la Tasi, grazie anche all'inesistenza di controlli.

Stupisce quindi che la folla di commentatori che plaudono all'intenzione governativa di "unificare le imposte sulla casa", non siano stati nemmeno sfiorati dal dubbio di natura tecnica derivante dalla constatazione che, a tutt'oggi, non si conosce bene nè come i diversi contribuenti siano realmente colpiti dai tributi in discorso, nè come i bilanci degli otto mila comuni si reggano, in una congerie di centinaia di diverse combinazioni per questi soli due tributi, su tali risorse.

"Conoscere per deliberare" è un principio che non sembra essere più attuale, ma così facendo i guai sono dietro l'angolo...

Ma parliamo ora di quelli che si prospettano come tributi nuovi e sostitutivi.

Una prima proposta che aleggia qui e là, fa riferimento all'addizionale comunale in atto sull'IRPEF, plafonata a livello massimo dell'aliquota 0,8%, che potrebbe essere elevata (ad esempio fino al 1,5%) e resa più progressiva per sostituire le due imposte di cui sopra, ovvero gravare di più chi ha maggiore capacità contributiva a beneficio di chi ha redditi inferiori. In linea di principio la tesi non è infondata, ma dimentica almeno due fenomeni:

-il primo, che da noi presenta dimensioni enormi, l'elevata evasione tributaria (più di cento miliardi all'anno di tributi), tale che il contribuente onesto è gravato di Irpef, addizionali regionali e comunali in misura abnorme, a tutto vantaggio del contribuente infedele;

-il secondo, che la proprietà immobiliare di ciascuno non è sita interamente nel comune del domicilio fiscale e quindi si creerebbe un vuoto di gettito principalmente per i comuni "turistici", a meno di. complicatissime compensazioni intercomunali.

Una seconda tesi sta ideando una "local tax" (oggi è d'obbligo esprimere in inglese anche i concetti più banali!) mediante cui la fusione tra IMU e Tasi non altererebbe gli equilibri dei conti pubblici, né locali, né nazionali, pur distribuendo in misura diversa i pesi sui contribuenti.

Il perno di tale imposizione sarebbero ovviamente i fabbricati residenziali, secondo formule ancora tutte da definire. Come dire: con una mano si da e con l'altra si toglie, ma Tizio più capiente pagherà più di Caio,  rischiando tuttavia di cadere, comunque si giri la frittata, negli stessi inconvenienti di cui all'ipotesi precedente causati dalla diffusa evasione.

Quel sommo esperto di scienza delle finanze che fu Luigi Einaudi scriveva, nel lontano ma sempre attuale 1952, commentando come i legislatori sovente escogitino diversità di nomi e di strumenti tecnici per illudere le masse e raggiungere sempre il medesimo intento: "togliere le penne alla gallina senza farla troppo strillare".

Al di là delle speranze (e delle illusioni..), è improbabile che possa verificarsi in Italia un alleggerimento tributario significativo per i cittadini del Nord e del Centro, e meno che mai per il Piemonte.

Infatti, come si può dedurre dalle notizie roboanti di molti mass-media, proprio in questi giorni è partita la campagna per una nuova detassazione degli investimenti al Sud e persino alcuni modesti opinionisti si scoprono improvvisamente economisti per suggerire ricette quali "tasse a livelli irlandesi, investimenti pubblici" e via discorrendo, come se finora le casse erariali non avessero erogato centinaia di miliardi proprio in quelle regioni, aprendo le ben note, immense voragini del debito nazionale che tutti stiamo pagando.

Insomma, è pronta - pur se abilmente mascherata - una nuova Cassa per il Mezzogiorno.

Oh, fascino impareggiabile del denaro pubblico, cosa mai non si farebbe per averlo in abbondanza.... altro che moralizzazione!

Antonio Cravioglio

 

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Articolo pubblicato il 25/08/2015