Gubbio (PG) - Kachupa in concerto per l'apertura del Festival Eco Futuro

All'Alcatraz di Frazione Santa Caterina in occasione dei 20 anni del Mei

Martedì 1° Settembre i KACHUPA apriranno il Festival EcoFuturo (www.festivaledocuturo.it ), il festival delle Ecotecnologie e dell’Autocostruzione che si terra’ fino al 6 settembre in Umbria, con un concerto speciale per i 20 anni del Mei (www.meiweb.it) , nella splendida Libera Università di Alcatraz, presso Gubbio (PG) in frazione Santa Cristina .

Nel corso della serata presenteranno il oro ultimo lavoro, salito ai vertici delle classifiche nazionali durante l’estate, dal titolo “Finché ce n’è”.

Un brano e un video dissacranti, per nulla buonisti, che mettono in scena i peggiori personaggi del panorama musicale italiano, quelli che divorano i sogni di tanti artisti, che ne creano molti altri a tavolino, rassicuranti come la mediocrità della Tv a cui siamo abituati.

Con la loro grande ironia ed inventiva a cui ci hanno abituati, inoltre, i Kachupa sono saliti alla ribalta estiva rivisitando il brano “Romagna mia”. La loro versione esplosiva vince il contest “Romagna Mia 2.0”, come migliore reinterpretazione e partecipa alla prima Notte del Liscio che si e’ tenuta a Cesenatico nello scorso luglio, grazie all’organizzazione del Meeting delle Etichette Indipendenti, insieme a Casadei Sonora, che torna per la sua nuova edizione a Faenza dal 1° al 4 ottobre..

I Kachupa riassumono anni di musica di strada e di grandi palchi, di tradizione e modernità, in un connubio di sonorità tra la pizzica e la taranta, tra la musica del Mediterraneo e dei Balcani. Il loro ultimo album in studio, “Terzo Binario”, vanta la partecipazione di Roy Paci nel brano “El Chupitero”. Nel cofanetto insieme al CD è inoltre presente il libro “Se La Tartaruga S'Abbronza” (prefazione di Carlo Petrini e Gianmaria Testa), che ripercorre, con leggerezza ed ironia, la particolare storia della band e dei tanti artisti incontrati in giro per il mondo. 

I Kachupa sono ambasciatori del progetto “Mille Orti in Africa” di Slow Food. Per onorare questa collaborazione hanno creato il brano “Siamo tutti Africani” che ha fatto da colonna sonora alla manifestazione internazionale “TERRA MADRE” ed è stato presentato sul palco del Concertone del Primo Maggio, in Piazza San Giovanni a Roma.

“Creare sviluppo attraverso la musica è possibile - spiegano i Kachupa - Nasciamo come artisti di strada, sopra un carretto pieno di pentole e tamburi. Abbiamo girato l'Europa con uno spettacolo fiabesco e surreale. Ora saliamo sui palchi, produciamo dischi e spettacoli teatrali, scriviamo libri con la stessa intenzione: unire tradizioni lontane, cibi, profumi e colori di etnie diverse. Sogniamo un'integrazione che non distrugga le differenze, in modo troppo semplice e crudele, ma le faccia convivere con orgoglio.” 

BIO

I Kachupa (Lidiya Koycheva, Davide Borra, Alberto Santoru, Mattia Floris) nascono come band di strada. All’inizio, in giro per l’Europa, il batterista suona cassa e pentole su un piccolo carretto, gli altri musicisti intorno alla carovana. Questo carretto magico permette alla band di vendere circa 5000 dischi in Italia e in Francia.

Nel 2006 esce “Gabrovo Express”, premiato da Radio Popolare Network al MEI di Faenza come miglior disco autoprodotto del 2006 e che viene allegato alla rivista “World Music Magazine”. La band si esibisce in prestigiosi festival e rassegne, condividendo il palco con importanti artisti, partecipa a varie trasmissioni televisive, ma continua ad esibirsi anche in strada, con spettacoli che diventano fiabeschi e talvolta surreali.

Nel 2011 i Kachupa vincono i premi “Sanremo Village” e “CartaSI Area Sanremo”. Nel 2012 vengono proclamati “The Absolute 2012” vincendo il primo premio all’ “Inedited World Music Festival” di Rimini ed una produzione a Londra negli studi di Bluey Maunick, chitarrista fondatore e produttore della band internazionale “Incognito”.

Durante l’estate 2015 il loro brano “Finché ce n’è” raggiunge i primi posti della classifica nazionale. Vincono nello stesso periodo il premio come miglior rivisitazione di Romagna Mia, nel concorso indetto dal MEI “Romagna mia 2.0”.

 

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Articolo pubblicato il 30/08/2015