Caso marò

E’iniziato lunedì ad Amburgo l’arbitrato internazionale

  Si è aperta lunedì 10 per proseguire martedì ad Amburgo, sede del Tribunale internazionale del diritto del mare (Itlos), un altro capitolo della lunga quanto indecorosa battaglia giudiziaria tra Italia e India sui fucilieri di marina.

La fase preliminare dell’arbitrato internazionale richiesto da Roma si articola in due passaggi distinti: l’Italia ha infatti attivato la procedura arbitrale – per quanto concerne il merito della questione – ma ha preliminarmente chiesto misure provvisorie e cautelari all’Itlos: il ritorno in Italia di Massimiliano Girone, sempre sequestrato a New Delhi, e la permanenza in Italia per tutta la durata dell’arbitrato di Salvatore Latorre.

La pronuncia su questi due punti ha rappresentato il primo passaggio dell’udienza di lunedì.


L’India infatti contesta (guarda caso) all’Itlos la sua stessa giurisdizione, sostenendo che solo New Delhi ha la titolarità a giudicare i soldati italiani perché l’incidente dell’Enrica Lexie, il 15 febbraio 2012, in cui morirono due pescatori, avvenne (colossale bugia) in acque indiane e non (come è stato dichiarato dai testimoni e acclarato da tutti i periti) in zona internazionale.


Le posizioni dell’Italia ad Amburgo sono sostenute da Francesco Francioni, docente di diritto internazionale, presente l’ambasciatore Azzarello.  L’udienza é presieduta dal giudice russo Vladimir Golitsyn.

 L’India ha già un proprio rappresentante, il giudice P. Chandrasekhara; ma la squadra indiana, guidata dal procuratore generale aggiunto, PL Narasimha, è sostenuta anche da due esperti stranieri: il francese Alain Pellet e il britannico Rodman Bundy.

Dopo il passaggio davanti al tribunale dell’Itlos, la fase arbitrale vera e propria prevede la nomina di tre giudici, uno scelto dall’Italia, uno dall’India e uno neutrale.

I due passaggi sono distinti e indipendenti, ma il primo può avere ripercussioni sul secondo: un’eventuale pronuncia sfavorevole all’Italia in sede cautelare, potrebbe incidere negativamente sull’esito dell’arbitrato.

 La pronuncia del Tribunale dovrebbe essere resa nota il 24 agosto, ma la conclusione finale della vicenda giudiziaria sarà ancora lunga, con tempi ad oggi imprevedibili.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 16/08/2015