Il Governo taglia le compensazioni TAV e Chiamparino prende in giro i Piemontesi
Foto di repertorio

Gli omuncoli disorientati che sgovernano

Il presidente del consiglio, poco prima del suo insediamento, quando già in Piemonte la realizzazione della TAV creava non poche tensioni, in un’uscita estemporanea e superficiale, aveva definito l’opera come inutile.

Da allora, tanta acqua è passata sotto i ponti, ma molto probabilmente Renzi non ha cambiato idea.  Il progetto avanza ed i primi lavori, a quanto si dichiara, oggi paiono a buon punto. Come in altre occasioni, e considerata la specificità dell’iniziativa, il Governo aveva previsto, dopo approfondite discussioni, lo stanziamento di 112 milioni di euro, per opere di compensazione.

L’elenco è abbastanza variegato. Il progetto si articola su cinque assi di intervento: Smart Mobility, Smart Energy, Smart Environment, Smart Building, Smart Economy. Ciascun asse individua misure specifiche. La scelta delle priorità nell’attuarle sarà ispirata, si legge nel documento dell’Osservatorio tecnico, «secondo un criterio di proporzionalità tra impatti subiti e benefici erogati».

S’ipotizza il potenziamento del reparto specialistico di Chirurgia e Ortopedia dell’ospedale di Susa, «tenendo conto delle esigenze del territorio derivanti dall’insediamento di migliaia di lavoratori impegnati per diversi anni nei cantieri della Torino-Lione».

 La sorpresa o doccia fredda, come ognuno può definirla, è arrivata nei giorni scorsi. Il CIPE ha previsto solamente uno stanziamento di 32 milioni.

Prende posizione il presidente dell’osservatorio tecnico Paolo Foietta che confida nel buon senso del ministro Del Rio,  purtroppo già passato alle cronache per  aver partorito leggi e regolamenti pasticciati.

“I veri No Tav sono i burocrati del ministero" sostiene il senatore Stefano Esposito del PD, dopo aver appreso del taglio alle compensazioni. Esposito ricorda che il progetto preliminare per l’adeguamento della tratta italiana tra Avigliana e Settimo Torinese (dove avviene l’interconnessione con la Torino -Milano) e la realizzazione della nuova piattaforma logistica di Orbassano è fermo al Cipe dal 2013. Ciò potrebbe essere un’ulteriore conferma di quanto sostenuto dal parlamentare torinese.

Altra significativa presa di posizione giunge da Mino Giachino, responsabile nazionale Trasporti di Forza Italia.

“Torino e il Paese non possono rischiare solo per l’incomunicabilità all'interno del Governo e per il debole peso politico della Regione e di Torino a Roma”. Per proseguire “Con questi errori si rischia di dare fiato inutile a chi vuole male al Paese e al lavoro. “Invece di lavorare tutti in squadra per recuperare il terreno perduto, conclude Giachino, Palazzo Chigi e il MEF fanno questi errori incredibili, a Genova si fanno dispetti sulle concessioni proprio mentre il Piano dei porti e della logistica dovrebbe dare la svolta per rilanciare l'economia del mare e della logistica, un settore chiave che può dare un contributo alla crescita economica e occupazionale superiore al tanto decantato Jobs act. 

Le prese di posizioni, al momento sconcertate, ma fiduciose in aggiustamenti  romani a posteriori, hanno raggiunto il ridicolo in seguito alle dichiarazioni di Sergio Chiamparino: “Le compensazioni TAV mancate? Colpa dei burocrati”, sostiene il Governatore, per concludere:” dovendo gestire i bilanci sono loro che prendono le decisioni. Per controllare dovremmo fare i lobbisti tutti i giorni, è impossibile”

Pronta e decisa è la reazione di Gianna Gancia, capogruppo della Lega Nord in Consiglio Regionale: 

«Compensazioni Tav tagliate per colpa dei burocrati? Chiamparino non prenda in giro i cittadini piemontesi. Sarebbe come farci credere che lui non c’entra niente con il Pd, né con la presidenza delle Regioni e che Renzi non è il capo del Governo, né il segretario del partito. Il gioco dello scaricabarile lasciamolo fare ai bambini sulle spiagge d’agosto, non al presidente del Piemonte».

Così il M5S, forse l’unica forza politica contraria al progetto può giustamente pendere posizione: Il problema di “scarsissima trasparenza nelle procedure del Cipe sulle opere pubbliche” è uno dei nodi cruciali per quanti, da anni impegnati sul fronte No TAV, si confrontano con delibere e prescrizioni di ostica interpretazione. Per concludere “abbiamo già osservato le gravi lacune dell’assessore Saitta in merito alle indagini sulla salute dei valsusini, nonchè dei lavoratori del cantiere. Questa è la tutela garantita dalla Giunta piemontese”?

Nel corso della Giunta Cota, quando i Governi nati senza il voto dei cittadini, tagliavano stanziamenti e progetti a favore del Piemonte, qualcuno sosteneva che la politica della Lega Nord e di Cota, nuocevano ai Piemontesi.

Oggi, pur in presenza di un PD imperante a Torino e a Roma, è in gioco la credibilità ed il peso politico di Chiamparino a guastare i rapporti. Abbiamo un Governatore sempre più inadeguato.

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Articolo pubblicato il 11/08/2015