Regione Piemonte: Piano sanitario regionale

La giunta approva gli obiettivi 2015 per i direttori generali della Aziende Sanitarie. Dove sono le risorse?

  Nell’ultima riunione della Giunta Regionale, prima della pausa estiva, su proposta dell’assessore Antonio Saitta sono stati attribuiti ai direttori generali delle aziende sanitarie gli obiettivi riguardanti il 2015, che comprendono il miglioramento dei tempi d’attesa, la riduzione dei primariati, l’umanizzazione degli ospedali, la prevenzione oncologica, l’aumento dei trapianti di organi. 

 

Approvati anche il contratto tipo che le aziende sanitarie dovranno utilizzare per stipulare i contratti con le strutture private ed il bilancio consuntivo 2014 della Città della Salute e della Scienza di Torino.

 

L’assessore Saitta, nel presentare il documento, precisa che “il miglioramento dei tempi d’attesa sia nella rete di prestazioni ambulatoriali che nei ricoveri per acuti è la voce che in percentuale avrà maggiore peso, insieme all’obiettivo di avviare nel concreto la riduzione dei primariati e quindi delle strutture complesse che avevamo impostato con la riorganizzazione della rete ospedaliera” aggiunge Saitta.  

 

La riduzione delle strutture complesse, secondo il programma, dovrà essere attuata per un terzo del totale complessivo entro il 31 dicembre di quest’anno, mentre il resto della riduzione sarà attuato entro due fasi, il 1° maggio e poi il 31 dicembre 2016.

 

“Per quanto riguarda l’azione sull’abbattimento delle liste d’attesa, prosegue Saitta, si rende necessario che le aziende intervengano sulla propria organizzazione aziendale per assicurare una serie di prestazioni individuate entro gli standard stabiliti a livello regionale.

 

Le prestazioni individuate contemplano le visite specialistiche cardiologia, gastroenterologia, urologia, oculistica, ortopedia, oncologia e per la diagnostica strumentale ecografia dell’addome, colonscopia, esofagogastroduodenoscopia, ecocardiografia, elettromiografia, risonanza magnetica e tac”.

 

 Il livello di raggiungimento dell’obiettivo sarà misurato attraverso la metodologia del mistery client: “a partire da novembre - spiega l’assessore  – l’assessorato regionale effettuerà una serie di chiamate a campione ai CUP aziendali per provare a prenotare le prestazioni oggetto di monitoraggio.

 

Per ogni azienda saranno effettuati 20 tentativi di prenotazione. Il livello minimo atteso è di almeno 15 prenotazioni con disponibilità entro il tempo massimo di attesa individuato. Al di sotto di questa soglia, considereremo non raggiunto dai direttori generali l’obiettivo”.

 

 “Negli obiettivi per i direttori generali – aggiunge Saitta – abbiamo anche voluto inserire alcuni voci che finora non avevano mai trovato questo spazio: penso al progetto umanizzazione negli ospedali, all’implementazione degli screening oncologici che voglio siano rafforzati nell’ottica indispensabile della prevenzione ed infine al progetto per  incrementare se possibile il numero dei trapianti e quindi delle donazioni di organi, che hanno subito un calo non solo in Piemonte, ma in tutta Italia”.

 

 Il tutto ovviamente dovrà realizzarsi nel contesto dell’obiettivo dell’equilibrio economico finanziario che resta comunque fra quelli assegnati ai direttori.

 

 Il Piemonte vuole a fine 2015 uscire dal piano di rientro dal debito – sottolinea l’assessore – e le aziende sanitarie devono garantirci il rispetto dei conti “.

 

Potrebbe apparire il libro dei sogni anche perché Chiamparino nella presentazione sostiene che in passato ai direttori generali erano assegnati obiettivi generici, mentre da quest’anno di declina una casistica precisa con scadenze definite

 

 Come in qualsiasi azienda che si rispetti, coloro che non si atterranno alle regole e non raggiungeranno gli obiettivi assegnati, potranno essere licenziati.

 Forse c’è ingenuità da parte della Giunta. Se invece Chiamparino e Saitta sono convinti di aver scoperto l’acqua calda, dovrebbero garantire ai direttori generali, oltre agli stanziamenti indispensabili, un quadro normativo maggiormente favorevole per l’attività gestionale  per poter effettuare in modo flessibile e certo quello che la giurisprudenza e la dottrina definisce lo “jus variandi dell’imprenditore”.

 

 In  più la Regione dovrebbe radicalmente rinegoziare la presenza e le attribuzioni di permessi e distacchi a disposizione delle numerose sigle sindacali che impegnano un numero spropositato di adepti. Tutte forze sottratte al lavoro, ma mantenute dai cittadini contribuenti.

 Il Consiglio Regionale è in vacanza e, a quando pare, solo il M5S, presidia il territorio.

 

Per il momento infatti, si registra, la sola presa di posizione dei Movimento. “Obiettivi condivisibili per le Aziende sanitarie, ma realizzabili con quali risorse? Se lo chiedono Bono e Bertola consiglieri del M5S. Se la Regione non concede fondi adeguati alle ASL assisteremo solo all'ennesimo scaricabarile.

 

Senza un piano economico adeguato l'operazione di Saitta servirà solo a riversare sui Direttori generali le proprie responsabilità ed i propri fallimenti. Una sorta di paracadute buono per ogni occasione”.

 

Le ASL del Piemonte hanno bisogno di investimenti per attuare un'adeguata ed immediata manutenzione dei presidi sanitari esistenti, soddisfacendo i requisiti minimi per l'autorizzazione. “Un recente studio di IRES Piemonte, prosegue Bono, ha stimato in circa 1,4 miliardi i fondi necessari. Da una parte gli ospedali cadono a pezzi, dall'altra Chiamparino (presidente della Conferenza Stato Regioni) non batte ciglio quando il segretario del suo partito, nonché Premier, taglia 2,3 miliardi del Fondo sanitario nazionale per quest'anno e chissà quanti ancora per i prossimi”.

 

Infine, tra gli obiettivi illustrati oggi, non abbiamo avuto alcuna notizia riguardo l'informatizzazione della sanità. Dovrebbe essere il primo degli obiettivi. Informatizzare significa infatti eliminare sprechi, risparmiare risorse ed erogare servizi puntuali ai cittadini.

 

Intanto l’assessore Saitta ha inviato una lettera a tutti i sindaci del Piemonte: “la parte degli obiettivi che Vi coinvolge più direttamente - scrive tra l’altro Saitta - è quella che riguarda la redazione del programma delle attività territoriali e distrettuali 2016/2017: si tratta di un’azione da adottare entro il 31 dicembre 2015.

 

Saitta conclude chiedendo ai sindaci di “avanzare anche proposte di miglioramento che possano rispecchiare il fabbisogno percepito sul territorio.

 

I Direttori Generali dovrebbero iniziare i compitini a Settembre. Civico20News che ogni giorno riceve decine di proteste e segnalazioni su code e disappunti causati dalla mala organizzazione del nostro sistema sanitario, vigilerà la situazione.

 

 





 

 

 

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Articolo pubblicato il 06/08/2015