Regina Margherita di Torino - Nuovo blocco operatorio
Foto di repertorio

Si riducono i tempi di attesa

L’ospedale Regina Margherita di Torino fa un importante passo in avanti nel campo chirurgico perché da oggi è attivo il nuovo blocco operatorio composto di 5 sale che permetterà di aumentare del 12%-15% gli interventi - si stimano circa 300 interventi in più all’anno - con una conseguente riduzione delle liste di attesa e dei “viaggi della speranza” di quei pazienti che vanno a cercare cure fuori dal Piemonte (mobilità passiva). Costo dell’opera 5 milioni e 600 mila euro, comprensivo di apparecchiature elettromedicali, opera ealizzata in base al programma straordinario per gli interventi di edilizia sanitaria e finanziata per il 95% dallo Stato e per il 5% dalla Regione Piemonte.

Insomma, si tratta di una importante rivoluzione per l’area chirurgica dell’ospedale dei bambini della Città della salute e della scienza di Torino diretta dall’avvocato Gian Paolo Zanetta. L’anno scorso il Regina Margherita ha registrato 2.800 interventi eseguiti (di cui la metà in ricovero ordinario e l’altra metà in regime di day surgery), di cui circa 150 al cuore, 160 neurochirurgici, oltre 520 di ortopedia e traumatologia, circa 600 di chirurgia pediatrica, oltre 400 di otorino-laringoiatria, circa 340 di urologia pediatrica, oltre 200 di chirurgia ricostruttiva e oltre 350 hanno interessato altre specialità.

 

Più interventi e si riducono i tempi di attesa

Il nuovo blocco operatorio potenzia l’attività interventistica. «Oggi infatti si sviluppa in una posizione strategica rispetto alla Rianimazione dell'ospedale e ai reparti di chirurgia disposti in verticale rispetto al blocco stesso – spiega Vinicio Santucci, direttore sanitario del Regina Margherita -. L’incremento delle sale operatorie e la possibilità di renderle dedicate alle specialità chirurgiche sono una variabile organizzativa determinante per consentire di migliorarne la performance ed incrementare l’attività chirurgica, riducendo nel medio periodo le liste di attesa, che gravano soprattutto in urologia e in otorinolaringoiatria, e la “mobilità passiva” regionale nel settore pediatrico, due mission importanti del nostro ospedale». 

 

Il nuovo blocco operatorio al terzo piano del Regina Margherita

Il nuovo blocco operatorio dell'ospedale infantile si trova al terzo piano (lato Dea - versante via Zuretti). Alle 4 sale operatorie esistenti si aggiunge una nuova sala, frutto di un lavoro durato un anno, che ha visto non solo raddoppiare gli spazi dell’area, da 450 metri quadri a 900 metri quadri, ma ha anche permesso di rendere le 5 sale più grandi e più dedicate, rispettivamente alla cardiochirurgia, neurochirurgia, ortopedia, chirurgia specialistica e chirurgia generale. Ma non solo.

Per migliore i tempi di intervento e il turnover dei pazienti al blocco operatorio è stata anche realizzata la zona di induzione e quella di risveglio, dai cinque posti letto ciascuna, compresa la gestione dell’urgenza.

Le altre aree dedicate alle funzioni di ingresso, sterilizzazione, spogliatoi, ristoro, percorsi differenziati orizzontali e verticali, oltre alla componente impiantistica ed alle apparecchiature elettromedicali fornite rendono funzionale ed integrano l’opera, concepita secondo i più avanzati sistemi tecnologici. Le vecchie apparecchiature dismesse delle precedenti sale operatorie verranno invece donate ad associazioni che seguono piccoli pazienti nel Terzo mondo. I lavori iniziati nel gennaio 2013 si sono protratti, collaudo dell’opera inclusa, fino al 2014 per poi calendarizzarne l’apertura attraverso un complesso programma di simulazioni, test sulle apparecchiature, prove tecniche senza pazienti e successivamente sedute operatorie per ogni sala.

 

                                                                                          Liliana Carbone


 

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Articolo pubblicato il 05/08/2015