Cronaca dai quartieri di Torino - "La movida così proprio non va"
Foto di repertorio

Chiericei: "Forse si comincia a capire anche a livello istituzionale"

Simonetta Chierici, da sempre in prima linea per la difesa dei diritti dei cittadini che ogni week end subiscono i "contrattempi" generati dalla movida selvaggia, esprime la riflessione che probabilmente, come Spagna, Francia, Germania e il resto d'Europa già fanno da tempo, il Governo comincia a rendersi conto che il livello di degenerazione cui è arrivata la movida in Italia richiede interventi che agiscano alla radice del problema.

Chierici cita espressamente Torino che, come gran parte d'Italia, è piena di locali e manifestazioni musicali ad altissima concentrazione di giovani e giovanissimi frequentatori sottolineando:

"Il macello alcolico/drogato si ripete anche qui con una ritualità quasi ossessiva. Su Torino abbiamo una tragica e nutrita documentazione di violenze e giovanissimi morti dopo notti movidare, oltre allo sballo notturno". 

Finora il classico commento dell'Amministrazione comunale si è prodotto in un unico commento e cioè che  si vogliono militarizzare le città uccidendo il divertimento:

"Sono concetti che ormai rivelano tutta la loro inconsistenza e falsità da parte di chi forse sulla degenerazione della movida guadagna". 

Simonetta Chierici conclude evidenziando come ora Prefetture, Polizia di Stato e Vigili Urbani hanno ora il via libera per agire:

"Rimaniamo in attesa dei risultati".

Certamente, come Chierici ha voluto affermare, Rimini e la Riviera Romagnola hanno le loro peculiarità ma proprio in proposito ci ha inviato una nota preoccupante che desideriamo sottoporre all'attenzione dei nostri lettori, cronaca di una situazione assai drammatica che Simonetta Chierici ha commentato così:

"Ma questo è gravissimo: cosa si voleva nascondere a Torino? E perchè?".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 04/08/2015