Cronaca dai quartieri di Torino - Sit in di solidarietà per Emilio Costa, investito e ucciso in Barriera di Milano, vietato dalla Questura
Foto d'archivio

Marrone: "Assurdo Stato che difende gli assassini piuttosto che le vittime"

Il movimento per il diritto degli Italiani alla casa Soccorso Tricolore aveva organizzato per sabato 1 agosto pomeriggio un presidio di protesta sotto la casa del pirata della strada romeno che ha investito ubriaco alla guida di una BMW una coppia a Barriera di Milano: la vittima, Emilio Costa, era infatti tra gli occupanti dell'OSA San Donato di via Pinelli, sgomberato e risistemato insieme agli altri occupanti in un centro di accoglienza di Barriera, a pochi metri dal luogo del sinistro.

"La manifestazione - dice Maurizio Marrone -  è stata organizzata per condannare l'incomprensibile scelta di risparmiare il carcere al pirata della strada, fuggito senza prestare soccorso e poi rintracciato dai Carabinieri, con l'unica misura degli arresti domiciliari, dove peraltro l'omicida ha già rilasciato illecitamente interviste ai media, ma la Questura ha vietato la manifestazione per tutelare il domicilio e la privacy dell'assassino!".

Il Capogruppo di Fratelli d'Italia/AN in Comune ha concluso polemicamente:

"Ci troviamo di fronte a uno Stato che difende gli assassini stranieri e calpesta il diritto alla giustizia delle vittime italiane e dei loro familiari, soffocando anche il diritto alla protesta della cittadinanza indignata: Emilio era stato abbandonato già in vita dalle istituzioni che non garantivano il suo diritto alla casa, ora è abbandonato anche dopo la morte con il suo assassino lasciato indisturbato a casa sua. Io domani sarò comunque in piazza con Soccorso Tricolore, siamo stufi di questi divieti ingiusti della Questura".

 

 

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Articolo pubblicato il 01/08/2015