Torino - Moda islamica con tappetino per preghiera

Gran clamore sta suscitando l’eco di quanto successo nella mattinata di martedì a palazzo Civico a Torino

Il Comune ha ospitato nella Sala Rossa di Palazzo Civico, quella dove si riunisce il Consiglio Comunale, il Global islamic economy summit, un consesso di Moda Islamica ma con il fashion del made in Italy che ha unito a Torino 90 tra imprenditori, designer, enti camerali di 20 nazioni, dagli Emirati Arabi alla Malaysia, dall'Egitto alla Turchia.

Tra i temi l'abbigliamento da proporre alle giocatrici di basket che, nel rispetto delle tradizioni, non vogliono scoprirsi, ma che devono essere libere nei movimenti.

Un'azienda ha presentato un tipo di smalto per unghie utilizzabile nel Ramadan perché non fa da barriera all'acqua.

Oltre all’ospitalità in una sede inusuale per incontri del genere, il Comune ha allestito la sala matrimoni a luogo di preghiera, con tanto di tappetino magistralmente orientato secondo i dettami della religione islamica e con un cartello indicante lo spazio adibito alla  preghiera.

La dovizia di cura non è piaciuta ai due consigliere della Lega Nord, Fabrizio Ricca e Roberto Carbonero, che hanno cercato di spostare il tappetino, immediatamente bloccati da un graduato della Polizia Municipale, che si è poi premurato di riallestire il  luogo di culto nei pressi del gabinetto del Sindaco.

L’attenzione all’Islamismo da parte dell’amministrazione civica, segue di pochi giorni l’accorata partecipazione del Sindaco e dell’arcivescovo alla chiusura del Ramadam in luogo pubblico gentilmente concesso dal Comune.

Sono poi seguite dichiarazioni e recriminazioni.

"Questo è un luogo laico e istituzionale - ha ribadito Fabrizio Ricca, consigliere Comunale della Lega Nord -. È un simbolo: nessuno si è mai preoccupato di allestire una cappella, non vediamo il motivo per cui ci debba essere uno spazio adibito al culto della religione islamica”.

Il sindaco Piero Fassino condanna invece la protesta dei due consiglieri della Lega: "Un comportamento indecente e offensivo per la Città e per i suoi ospiti - ha dichiarato -. Una manifestazione d’ignoranza che nemmeno una strumentalità preelettorale può giustificare. Un atto offensivo verso le tante personalità di rilievo internazionale, convenute a Torino per un forum economico di alto livello" .

Segue la relazione da parte del capogruppo e di altri esponenti del PD, partito che a livello parlamentare non difende certo i principi della bioetica cattolica e della famiglia fondata sul matrimonio tra marito e moglie ed ha colto con stizza, tanto per limitarci agli ultimi episodi, l’iniziativa delle tante associazioni e comitati favorevoli alla famiglia tradizionale che hanno riempito piazza San Giovanni a Roma con un milione di persone per il family day.


L’azione dei leghisti può essere definita da diversi punti di vista e rubricata anche come quella di due buontemponi che si divertono alla fine dell’anno scolastico. Sono però i precedenti che fanno esasperare situazioni che in altri momenti sarebbero state bellamente ignorate. E’ stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso dell’indignazione.

A proposito del Ramadan, riportiamo la lunga dichiarazione rilasciata in proposito da Maurizio Marrone, capogruppo del Fratelli d’Italia in Comune:

“Una vergogna senza precedenti, Fassino non è il mio Sindaco, dovrebbe dimettersi immediatamente.     Questa mattina è andato a raccogliere voti islamici al Ramadan torinese, con la consueta superficialità e ambiguità: non una parola sulla segregazione delle donne, allontanate dal quadrante del Parco Dora che ospita la preghiera strettamente riservata agli uomini, nessuna parola sulla raccolta di migliaia di euro di donazioni senza la minima trasparenza, ma soprattutto nessuna cautela sulle cattive compagnie cui si è affiancato nel comizio: insieme a lui è facile scorgere il responsabile dell'Associazione Islamica delle Alpi, ovvero il paravento politicamente corretto e digeribile ai palati progressisti occidentali della Moschea Taiba di via Chivasso!

Si tratta di una moschea che ha ospitato meno di un anno fa una raccolta fondi con ospiti d'onore Abu Shakra e Al Bustanji, sceicchi del terrore espressamente legati ad Hamas, gente che dice di raccogliere fondi per i bambini di Gaza mentre su YouTube annuncia di volerli fare esplodere come kamikaze quegli stessi bambini!

Gli stretti rapporti tra quella moschea e l'ala associazionistica piddina (Acmos, Benvenuti in Italia ecc.) non fa che aggravare le responsabilità di Fassino, che forse accortosi dell'inapropriatezza di quella comparsata elettorale, ha rinunciato alla fascia tricolore”.

L’attenzione agli Islamisti da parte di Fassino, ben si collega con quel che dispone, pur nelle ristrettezza di Bilancio, in Regione, la Giunta Chiamparino che destina oltre mezzo milione di euro a zingari ed immigrati, oltre alle associazioni degli omosessuali per politiche sulla casa, sul lavoro e la cultura, mentre i torinesi inabili ed incapienti aspettano, magari gli avanzi del prossimo ramadan.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 29/07/2015