Profughi: il Consigliere regionale Maurizio Marrone sentito dall'Anticorruzione

Anche a Torino il business? Depositate carte in Procura

Alcuni giorni or sono, il Consigliere della Regione Piemonte Maurizio Marrone (FDI/AN) è stato audito dall'ing. Romano, dirigente dell'Ufficio piani di vigilanza e vigilanze speciali dell'Autorità Nazionale Anti Corruzione a Roma.

L'appuntamento è scaturito dall'accesso agli atti sul sistema comunale torinese di accoglienza profughi, oggetto di un richiamo dall'Anac per il frazionamento dei finanziamenti alle cooperative ed associazioni private affidatarie degli immigrati, che consente di eludere l'obbligo legale di gara pubblica per conferimenti di servizi superiori ai 200.000 euro.

"Posso dire che ne vedremo delle belle".

annuncia il Capogruppo di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale in Comune di Torino, che spiega:

"Ho riassunto con un esposto formalmente presentato all'Anac con corposa documentazione allegata la prassi della Giunta Fassino di individuare discrezionalmente senza gara pubblica con propria delibera le cooperative e le associazioni beneficiarie di centinaia di migliaia di euro all'anno, spesso realtà che annoverano tra i propri vertici dirigenti di partito del centrosinistra o addirittura parenti di Consiglieri Comunali di maggioranza".

L'Anac ha confermato la propria linea di rifiuto dell'affidamento diretto al progetto di assistenza agli immigrati confermando la fermezza dell'Autorità di segnalare eventuali profili penali alla Procura competente.

"La palla passa a Palazzo di Giustizia - insiste Marrone - peraltro già informato del mio incontro con l'Anac. E' partita la prima picconata al muro del Sistema Torino del business sui "profughi" e sulla pelle delle nostre periferie: sono sicuro che ce ne ricorderemo in futuro!".

 

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Articolo pubblicato il 25/07/2015