Una passeggiata tranquilla per le vie del centro è ancora possibile?

Tra richieste di donazioni, iscrizioni, artisti falliti, Patch Adams improvvisati ed ex drogati, fare due passi per le vie di Torino diventa una vera e propria corsa ad ostacoli

Camminando per la strade del centro di Torino, sempre più spesso ci si imbatte in personaggi che ti chiedono qualcosa. Il riferimento non è ai mendicanti e ai clochard, loro spesso non hanno il coraggio di alzare la testa per “chiedere”, le loro vicissitudini dolorose si leggono sul loro volto e non c’è bisogno di aggiungere altro. I protagonisti di questo articolo sono piuttosto coloro che, legalmente o meno, ti fermano per le vie  a proporti un loro prodotto o a invitarti a firmare per una donazione.

Prendiamo il caso di un signore, che si dovesse trovare a percorre il tratto che da Porta Nuova va a Piazza Castello. Questo signore, che chiameremo Piero per comodità (chissà se è venuto in mente questo nome per casualità o per sarcasmo), appena entrato in Piazza Carlo Felice si troverà di fronte dei ragazzi con la pettorina azzurra che gli mostreranno le disgrazie più atroci che accadono nel nostro mondo e gli diranno che sono con il suo piccolo aiuto economico tutto questo oblio potrà cessare. Lungo la via Piero incontrerà altri ragazzi con pettorine gialle o verdi che gli imporranno di sentire le medesime crude verità.

Fin qui, Piero sarà stato disturbato per ben tre volte, ma per buone cause comunque. Ma il distinto signore si troverà di fronte altre beghe meno facili da digerire. All’altezza di Piazza Cln, verrà fermato da un uomo di colore, che catturerà la sua attenzione avvisandolo di essere “un artista”. Questi gli proporrà di acquistare uno dei suoi splendidi disegni fatti a mano, essendo lui un incompreso dal mondo dell’arte ha bisogno del sostegno dei comuni cittadini.

Qualche passo ancora avanti e un simpatico personaggio farà colpo su Piero con la sua simpatia. E’ un medico delle Molinette, dice lui, che aiuta i bambini attraverso la cura del sorriso come Patch Adams, quindi perché non comprargli una bellissima penna per fare concretamente qualcosa per i più deboli? Piero tirerà un sospirò e andrà col pensiero al film con Robin Williams, cercando di ricordare se il Dr. Adams ad un certo punto della pellicola si fosse messo effettivamente a vendere penne per la strada…

Con Piazza Castello ormai vicina, Piero comincerà ad essere un po’ frustrato per quella passeggiata disordinata. Ma ecco che un altro duo giovanile lo guarderà fisso negli occhi  e gli domanderà: “Qual è l’ultimo libro che hai letto?”. Due ragazzi che si interessano della cultura del proprio territorio… In realtà ad entrambi importa poco o nulla dell’ultima lettura di una persona qualunque. La domanda è un puro pretesto per farti sottoscrivere con loro un contratto per avere libri a prezzo ridotto. Ovviamente non è che si possa scegliere di prendere il volume quando più fa comodo, occorre comprare ogni mese, e se così non fosse non importa perché ti verrà recapitato a casa direttamente un libro non richiesto, ma comunque da pagare.

Ma torniamo a Piero che finalmente vede Palazzo Madama davanti ai suoi occhi, deve solamente attraversare la strada. Riuscirà a farlo tranquillamente? Certo che no. Uomini di diversa età lo spingeranno verso di loro con una stretta di mano veemente, al limite del violento. Anche loro hanno una domanda per lui: “Hai qualcosa contro gli ex drogati?”. Piero avrà paura di essere poco umano rispondendo affermativamente quindi non potrà sottrarsi al comperare una penna anche a loro. Poi, comincerà a scavare nel proprio vissuto, rimembrando di qualche amico più sfortunato che aveva intrapreso quella brutta strada. Si ricorderà che questo suo compare aveva vissuto anni difficile e che rimettersi in carreggiata non gli era certo stato facile, ma mai e poi si era messo a vendere penne con l’inganno.

Ormai stanco e con il portafogli vuoto per questo shopping non previsto, Piero deciderà di tornare a casa. Ma questa volta con i mezzi pubblici, non certo per la loro puntualità, efficienza e pulizia, ma pur di non affrontare nuovamente un percorso così impegnativo…

Articolo di Jacopo Bergeretti

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Articolo pubblicato il 23/07/2015