In Yemen bombe costruite in parte in Italia

Wikileaks pubblica dati della costruzione di bombe destinate alla guerra nello Yemen

Wikileaks ha da poco pubblicato dei documenti sottratti al ministero degli Esteri dell’Arabia Saudita:  Reported.ly ritiene che arrivino dallo Yemen Cyber Army. Non sembra per il momento che i documenti relativi alle spedizioni analizzati in questo articolo facciano parte dei documenti resi disponibili da Wikileaks. Lo Yemen Cyber Army ha scritto il 28 maggio che i documenti sono stati passati a Wikileaks per “backup, per assicurare che non andassero persi; Wikileaks non ha rivelato la fonte dei suoi documenti. Alcuni dei documenti visti da Reported.ly sono gli stessi pubblicati da Wikileaks, cosa che fa pensare che provengano dalla stessa fonte.

Reported.ly è un sito di giornalismo che esiste dal dicembre 2014 ed è formato da un gruppo di giornalisti che lavorano da diversi paesi (tra loro c’è anche l’italiana Marina Petrillo, prima a Radio Popolare). Reported.ly segue e racconta gli eventi che succedono nel mondo usando perlopiù i social network: lo fa in maniera molto rapida e precisa, spesso raccogliendo e spiegando notizie, foto e video che circolano online su un dato evento. Reported.ly realizza anche delle inchieste giornalistiche.

Nella più recente, scritta dal giornalista Malachy Browne, si è occupato della guerra che si sta combattendo in Yemen e delle bombe che vengono usate dalla coalizione guidata dall’Arabia Saudita per colpire i ribelli houthi. La guerra in Yemen è iniziata qualche mese fa e vede contrapposti i ribelli houthi – che tra le altre cose occupano la capitale del paese, Sana’a – a una coalizione di nove stati guidata dall’Arabia Saudita. Nelle ultime settimane la coalizione ha compiuto diversi attacchi aerei contro le postazioni dei ribelli houthi, causando centinaia di morti tra i civili.

Reported.ly si è occupato in particolare di alcuni componenti di armi prodotti in Italia e usati per assemblare armi che hanno bombardato lo Yemen.

Reported.ly ha ricostruito e documentato la costruzione e la spedizione dei componenti di alcune bombe prodotte da costruttori europei e destinate agli Emirati Arabi Uniti, uno degli stati che fanno parte della coalizione che sta bombardando lo Yemen. L’inchiesta ha scoperto che le bombe costruite con questi componenti sono state usate in Yemen, dove potrebbero anche essere stati compiuti attacchi contrari alle norme del diritto internazionale. I componenti sono stati prodotti da Rheinmetall AG, una società tedesca che ha avuto tra i suoi principali azionisti alcune società finanziarie statunitensi – come per esempio il fondo pensionistico dello stato di New York e altri fondi assicurativi e d’investimento – e il fondo pensionistico sovrano della Norvegia. Attraverso i loro investimenti in Rheinmetall, queste organizzazioni stanno generando profitti.

I componenti delle bombe – che sono bombe di tipo MK82 e MK84 – sono partiti da Genova perché sono realizzati in Sardegna dalla RWM Italia S.p.a., una società sussidiaria della Rheinmetall. I componenti sono poi assemblati dall’azienda Burkan Munitions Systems per le forze armate degli Emirati Arabi Uniti.

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Articolo pubblicato il 25/07/2015