Piazza Baldissera è il nodo stradale fra le Circoscrizioni 5, 6 e 7; ed è forse questo il motivo per cui, ad ogni imprevisto, lo scarico delle responsabilità gioca il suo ruolo fondamentale ritardando interventi che richiedono l'immediatezza.

"Scarico" che nell'ultimo periodo si è tradotto nel vero senso della parola; rottami ferrosi ed altro che non stiamo a descrivere per decenza di comunicazione hanno ormai preso il sopravvento, protetti dall'erba incolta ed ogni giorno più alta.

Un vero scempio in una zona che sta vivendo, dopo l'abbattimento dell'antico sovrappasso di corso Mortara, un processo di riqualificazione nonostante presenze improprie quali un concessionario di auto da tempo chiuso che è un vero pugno nell'occhio ed altre che si sono aggiunte giorno per giorno e da tempo hanno "arricchito" ciò che resta della piazza.

Un evento biblico, ci viene da dire, iniziato con l'abbattimento or ora descritto ed in attesa del completamento di un progetto assai ambizioso ed unico nel suo genere con l'interramento della ferrovia TO/MI e la successiva modifica al di sotto del fiume Dora proprio nelle vicinanze della piazza, ultimo obiettivo, a quanto pare, degno di considerazione almeno dal punto di vista ambientale.

Più volte i cittadini residenti e gli esercenti hanno manifestato alle Istituzioni locali e centrali il disagio che vivono ormai da anni richiedendo almeno l'intervento per la pulizia della piazza, ma tutto si è perso nel vuoto ed oggi si ritrovano alle prese con le stesse problematiche.

C'è anche da considerare che il mancato sfalcio dell'erba e degli arbusti che ormai abbondano toglie visibilità alla circolazione dei veicoli che, specie in alcuni momenti della giornata, trovano grande difficoltà ad incanalarsi verso le rispettive direzioni.

Un disservizio "generale", ci viene da dire, chiedendo ovviamente venia al Generale Antonio Baldissera al quale la piazza fu a suo tempo intestata.