A Saluzzo (CN): “Tributo a Raf Cristiano”

"Recondite Armonie - Contaminazioni" venerdì 24 luglio in piazza Montebello 1

La rassegna “Recondite Armonie 2015 – Contaminazioni”, prosegue venerdì 24 luglio nell'area spettacoli della Fondazione Bertoni (piazza Montebello, 1) a Saluzzo alle ore 21,15 con il “Tributo a Raf Cristiano” con Raf Cristiano al pianoforte e Alessandro Campana alla batteria.  

 Sulle orme degli ottocenteschi pianisti-compositori, Raf Cristiano, romano di nascita ma torinese per studi musicali ed attività didattica (docente al Conservatorio Giuseppe Verdi), unisce al talento d’interprete una esuberante vena creativa muovendosi con dimestichezza negli ambienti musicali apparentemente più disparati.

Autore ed interprete di musiche per la RAI, per il teatro di prosa e di rivista, è famoso anche per la sua straordinaria capacità di esibirsi in spericolate e fantasiose improvvisazioni  privilegiando, come nel caso della presente occasione, il repertorio melodico delle colonne sonore cinematografiche.

Una sfida stilistica accattivante, considerando l’ambigua definizione estetica - musica classica o leggera?  musica d’uso o impegnata? -  a fronte di un consumo del tutto interclassista, ma che non può non trovare coinvolto un artista come Alessandro Campana, jazzista per formazione e al jazz vocato sin dagli anni ’70 esibendosi con in festival e rassegne jazzistiche in Italia ed all’estero ed allacciando collaborazioni con celebri solisti americani: Wild Bill Davidson, Peanuts Hucko, Bud Freeman, George Masso, Joe Newman, Robin Keniatta. 

LA RASSEGNA 2015 - “CONTAMINAZIONI” 

Proveniente dalla letteratura, il termine “contaminazione”, ossia la “fusione di elementi di diversa provenienza nella composizione di un’opera letteraria”,  migra volentieri in ambito musicale sin dai remoti tempi di medievali intrecci tra sacro e profano, in quel caso ancora suscettibile a reprimende morali assonanti con “corruzione”.

Risalendo l’arco dei secoli invece la “fusione di elementi diversi” ha sempre più identificato un positivo atteggiamento di libertà dalle pastoie dell’accademismo, di stimolante curiosità, di sguardi oltre la cortina di generi, forme e contenuti codificati dalla tradizione. In tempi recenti sinonimo di molteplicità, alias modernità, la “contaminazione” sembra riassumere l’evoluzione stessa del linguaggio e delle forme di spettacolazione musicale oltre il campi dei prodotti d’avanguardia - per definizione limitati ad una dimensione cenacolare - verso l’accoglimento di gusti e istanze di un mercato allargato all’inverosimile dall’azione dei media.

Le declinazioni del “contaminare” musicale, come intersezione di generi, cross-over storico, trasversalità con altre discipline artistiche, appropriazione timbrica (trascrizioni da uno strumento ad altro/i che diventano di fatto fenomeni di ri-creazione) costituiscono il fil-rouge dell’edizione 2015 di “Recondite Armonie”.

Da un cuore classicamente verdiano – e quale grande cuore si gioca nel dramma sempre attuale di Violetta! – sembrano irradiarsi vettori centrifughi che ammiccano al jazz, alla musica popolare, al pop, accogliendo le proposte di una creatività che rigenera le figure del virtuoso-compositore e fantasioso improvvisatore (Beatles, Tribute, Skylines), che accoglie mutazioni teatrali (Orfeo) come omaggi letterari, particolarmente doverosi in anniversari importanti come quello dantesco.

E per quanto ci siano, sul diritto sentiero, gli appuntamenti organistici a ritornare il culto del concertismo tout.court, (ma chi ha cominciato ad improvvisare sulle tastiere se non proprio gli stessi cultori del re degli strumenti?) la programmazione ammicca  a quella musica tout-court che  “trae a se lì spiriti umani, che quasi sono vapori del cuore, sì che quasi cessano da ogni operazione: si è l’anima intera quando l’ode, e la virtù di tutti quasi corre a lo spirito sensibile che riceve il suono”, tanto per restare con il sommo poeta.  

 

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Articolo pubblicato il 20/07/2015