A Savigliano (CN): Recondite Armonie con "Orfeo Euridice"

Contaminazioni, sabato 25 luglio, nella cornice suggestiva della Chiesa della Croce Nera in piazza Miseriscordia

Sabato 25 luglio alle ore 21,15, la rassegna tocca la città di Savigliano. Nella cornice suggestiva della Chiesa della Croce Nera (piazza Miseriscordia) si svolgerà lo spettacolo “Orfeo Euridice” con testo di Rocco Familiari e musiche originali di Gianluca Pezzino, Barbara Amodio e Gianluigi Pizzetti. Al pianoforte Gianluca Pezzino e al flauto Ubaldo Rosso. L'allestimento scenico è di Alba Gonzales e la regia di Barbara Amodio.

Una nuova rilettura della “fabula” di Orfeo in quella forma di teatro-musica-danza, ossia di performance trasversale, praticata o meglio immaginata nella Grecia antica, fonte inesausta dell’ occidentale desiderio di ritorno alla mitica unità originaria delle arti.

Un testo, di Rocco Familiari, che interpreta l’atavica narrazione “come il dramma della non coincidenza fra l’intensità (l’eternità) del sentimento amoroso e la precarietà del rapporto individuale”. Una musica, di Gianluca Pezzino, composta ad hoc, pensando ai francesi impressionisti e simoblisti (Debussy, Ravel), sibillini illustratori di paniche atmosfere dominate dall’espressività languida e sensuale del flauto, qui protagonista accanto all’illusionista pianoforte, questi a vestire i panni dell’antica lyra.

Moduli sonori ripetuti, simbolo di una fissità rituale, in cui la sospensione del tempo equivale alla dimensione senza tempo del mito e del divino.  E una regista, Barbara Amodio “rovinosamente catapultata in questo labirinto delle parole, dove l’AMORE al timone, viene scardinato in tutte le sue accezioni ed eccezioni di eternità, indissolubilità, consumazione e corruzione …. e MORTE”.

 

LA RASSEGNA 2015 - “CONTAMINAZIONI”

Proveniente dalla letteratura, il termine “contaminazione”, ossia la “fusione di elementi di diversa provenienza nella composizione di un’opera letteraria”,  migra volentieri in ambito musicale sin dai remoti tempi di medievali intrecci tra sacro e profano, in quel caso ancora suscettibile a reprimende morali assonanti con “corruzione”.

Risalendo l’arco dei secoli invece la “fusione di elementi diversi” ha sempre più identificato un positivo atteggiamento di libertà dalle pastoie dell’accademismo, di stimolante curiosità, di sguardi oltre la cortina di generi, forme e contenuti codificati dalla tradizione.

In tempi recenti sinonimo di molteplicità, alias modernità, la “contaminazione” sembra riassumere l’evoluzione stessa del linguaggio e delle forme di spettacolazione musicale oltre il campi dei prodotti d’avanguardia - per definizione limitati ad una dimensione cenacolare - verso l’accoglimento di gusti e istanze di un mercato allargato all’inverosimile dall’azione dei media.

Le declinazioni del “contaminare” musicale, come intersezione di generi, cross-over storico, trasversalità con altre discipline artistiche, appropriazione timbrica (trascrizioni da uno strumento ad altro/i che diventano di fatto fenomeni di ri-creazione) costituiscono il fil-rouge dell’edizione 2015 di “Recondite Armonie”.

Da un cuore classicamente verdiano – e quale grande cuore si gioca nel dramma sempre attuale di Violetta! – sembrano irradiarsi vettori centrifughi che ammiccano al jazz, alla musica popolare, al pop, accogliendo le proposte di una creatività che rigenera le figure del virtuoso-compositore e fantasioso improvvisatore (Beatles, Tribute, Skylines), che accoglie mutazioni teatrali (Orfeo) come omaggi letterari, particolarmente doverosi in anniversari importanti come quello dantesco.

E per quanto ci siano, sul diritto sentiero, gli appuntamenti organistici a ritornare il culto del concertismo tout.court, (ma chi ha cominciato ad improvvisare sulle tastiere se non proprio gli stessi cultori del re degli strumenti?) la programmazione ammicca  a quella musica tout-court che  “trae a se lì spiriti umani, che quasi sono vapori del cuore, sì che quasi cessano da ogni operazione: si è l’anima intera quando l’ode, e la virtù di tutti quasi corre a lo spirito sensibile che riceve il suono”, tanto per restare con il sommo poeta. 

Ingresso gratuito.

 

 

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Articolo pubblicato il 21/07/2015