Grecia: la Teoria dei Giochi?

Il dubbio amletico di At

La "Teoria dei Giochi", elaborata dal matematico John Nash ispiratosi a “Il Principe” di Nicolò Machiavelli, analizza le decisioni di un “soggetto” in situazioni conflittuali, o di interazione con due o più rivali, per costringerli a cedere man mano, prevedendo in anticipo le loro mosse e giocando al rialzo volta per volta.

Sulla base di ciò la riflessione di Luigi Cortese, Segretario Nazionale di Alternativa Tricolore, analizza il comportamento, alquanto ambiguo, dell'ormai ex Ministro delle Finanze Yanis Varoufakis le cui dimissioni, dopo il risultato del referendum, fanno pensare che sia proprio lui il vero artefice del risultato:

"Lui che ha usato termini pesanti per definire gli Eurocrati e si è dimesso ora che il popolo lo ha appoggiato - riflette Cortese che aggiunge - per non pensar poi male dopo le ultime sue dichiarazioni sul suo profilo Twitter, dove si è detto pronto ad appoggiare Alexis Tsipras nella trattativa con l'Europa".

C'è anche da considerare la ripresa dell'Euro dopo l'annuncio delle dimissioni che peraltro gli Eurocrati sollecitavano:

"Lascia perplessi il fatto che si chiami fuori dal Governo proprio ora che doveva essere un punto di forza"

dice ancora Cortese che vuole sottolineare come queste dimissioni sembrino quasi il riscatto da pagare per poter avere qualcosa in cambio:

"Tsipras aveva detto che la democrazia non poteva essere ricattata, ed oggi  questa affermazione non credo sia rispondente a verità".

In effetti, oggi Tsipras ha chiesto l'abbattimento del 30% del debito, e una moratoria di 20 anni nei pagamenti. L'Eurocrazia, in tutta risposta, esige misure sempre più rigorose nei tagli alla spesa pubblica, che significa ulteriori tagli ai servizi fondamentali in un Paese ridotto allo stremo.

La via d'uscita?

"Ad oggi la risposta l'ha data solo Alba Dorata con il riscatto della Sovranità Monetaria, della Sovranità Nazionale, l'uscita dall'Euro ed il ritorno ad una moneta nazionale".

Ma Tsipras non lo vuole e continua, imperterrito, a giurare fedeltà all'euro e all'Eurocrazia trascurando colpevolmente il volere del popolo greco.

Novello Karpov, gioca la sua partita a scacchi con l'Unione (?) Europea privilegiando la sorte dei "pezzi" e tralasciando la sorte dei "pedoni". 

Ogni riferimento alla Russia non è puramente casuale.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 10/07/2015