Cronaca dai quartieri di Torino - Troppa gente senza case e troppe case senza gente

L'emergenza abitativa non accenna a recedere

 "Mi sono recato di prima mattina allo spazio popolare Neruda, in via Bardonecchia 151, appena saputo che, poco dopo l'alba, più di un centinaio di agenti in tenuta antisommossa si è presentato davanti all'istituto Mario Enrico per sgomberarlo".

Marco Grimaldi, Capogruppo di SEL in Regione Piemonte, ci ha così informato sul sopralluogo effettuato per accertare lo stato evolutivo di una situazione preoccupante con 8 famiglie già sfrattate dalle proprie abitazioni, con 14 bambini, che rischiavano di essere lasciate di nuovo senza un tetto.

Grimaldi ci ha riferito di essere rimasto lì con il consigliere Trombotto e il Presidente di Circoscrizione Francesco Daniele fino a quando, per queste famiglie, non è stata disposta una soluzione temporanea che ha permesso loro di non dividere il nucleo famigliare.

"Tuttavia, in una situazione di emergenza abitativa che non accenna a recedere, servono interventi ispirati al principio della solidarietà, non certo a quello dell’ordine"

ha  affermato Grimaldi ricordando altresì che

"dopo l’approvazione della mozione sul fondo Salvasfratti al Comune di Torino, in Regione abbiamo proposto e fatto approvare il medesimo intervento, oltre a sostenere e contribuire a scrivere una legge sull’autorecupero di edifici ATC per sbloccare altri 500 alloggi". 

In questi mesi si sta infatti discutendo in tutto il Piemonte la proposta di legge regionale, promossa da SEL, sul reddito di autonomia per inoccupati, disoccupati, precari, sottoccupati e inabili al lavoro:

"Tuttavia serve uno sforzo maggiore: Regione e comuni devono impegnarsi a censire e rendere al più presto disponibili, per coloro che hanno subito uno sfratto per morosità incolpevole, spazi di edilizia pubblica"

ha insitito il Capogruppo di SEL in Regione Piemonte che ha così concluso:

"Come abbiamo chiesto più volte in Consiglio comunale e regionale, servono misure che rendano immediatamente disponibili luoghi abbandonati per dare risposte agli sfrattati che non accedono alle case popolari e ai programmi di social housing. Le foresterie delle Caserme sono ancora vuote? Non ci si può permettere di abdicare alle proprie responsabilità politiche mandando avanti le forze dell'ordine".

E' sotto gli occhi di tutti che servono subito reddito e casa, un tetto, acqua, cibo, luce:

"Certe situazioni non si risolvono con camionette e divise antisommossa. Come recita lo striscione ancora appeso al 151 di via Bardonecchia, a Torino vediamo “troppa gente senza case e troppe case senza gente”.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 10/07/2015