Venaria Reale (TO) - Una favola bianca alla corte di Sua Maestà La Reggia

In più di 14mila catapultati in una favola senza tempo

  In più di 14mila catapultati in una favola senza tempo si sono dati appuntamento domenica 5 luglio alla corte della Reggia di Venaria Reale. Di bianco vestiti, come da un manuale che si ripete da quattro anni, la Cena in Bianco quest’anno è stata un altro grande successo. Location d’eccezione i giardini della Reggia di Venaria Reale che si sono vestiti di bianco.

E pareva neve caduta da un cielo tinto di rosa, in una giornata di caldo torrido che, tuttavia, non ha fermato l’esercito di torninesi e non solo, che si sono precipitati a festeggiare una delle cene più indimenticabili, organizzata da Antonella Bentivoglio d’Afflitto, neo assessore alla Cultura del Comune di Venaria.

 Numeri straordinari per una sera senza tempo

E sono i numeri che confermano uno spettacolo nel vero senso del termine: quasi 15mila partecipanti di cui più di 5 mila persone sono arrivate all’appuntamento da fuori Piemonte e tante altre sono arrivate all’ultimo momento senza aver dato l'adesione via internet nelle scorse settimane, 2100 bambini, 140 fotografi accreditati e filmati di tv che sono pure arrivate dall’estero.

 

Muniti di carretti, carrelli e di grande forza fisica, gli uomini, grondanti di sudore per il grande caldo, hanno portato sedie ed assi di legno e ripiani che si sono trasformati in tavole per accogliere le persone più care per condiviere un evento straordinario.

 

Le “dame”, tutte bellissime e curate nonostante la fastidiosa calura, con cappelli originali in testa o coroncine di fiori sulle fronti, hanno portato invece borse cariche di golosi piatti e di preziosi addobi per creare la candida tavola più bella.

 

Tutti a piedi per raggiungere, dai posteggi, l’ingresso dei giardini. Un via vai incessante. 

 

E su invito da Antonella Bentivoglio d’Afflitto è iniziata la festa: «Vestiamo tutti insieme di bianco una piazza, una strada un giardino, un luogo a sorpresa ogni volta diverso delle nostre città e paesi, trasformandolo in una “camera da pranzo” a cielo aperto». E così è stato.

 

Una occasione per festeggiare eventi importanti

La cornice dei celebri e maestosi giardini dei Savoia vista dall’alto è stato un colpo d’occhio meraviglioso. L’originale cena è stata motivo per celebrare eventi molto speciali: chi ha chiesto alla propria compagna di diventare sua sposa, chi ha festeggiato il suo compleanno (sono state 45 le persone!) e chi ha voluto ricordare anni di felice matrimonio (sono stati festeggiati tre anniversari di nozze).

 

Tutto questo in una epoca senza tempo, tra abiti di pizzo, tulle e chiffon che hanno vestito le donne, cappelli bianchi che hanno regalato agli uomini uno charme che si vede solo sull’isola di Capri, mentre i bambini correvano nel verde elegante delle aiuole che parevano tappeti persiani curati, talvolta attraversati da impauriti leprotti.

 

E quanto erano meravigliose le tavole, preparate con dovizia di particolare rigorosamente di bianco imbandite! Abbellite da tovaglie e tovaglioli tenuti nei cassetti del comò della nonna, da piatti e bicchieri in vetro, posate lucidate, da candele e candelabri accesi, da vasi di calle, rose e margherite, da segnaposti realizzati a mano e da prelibatezze di gusto e sapori che l’hanno rese accattivanti ed invitanti.

 

E mentre palloncini bianchi si perdevano nell’immenso cielo sopra ai giardini, la sera ha fatto capolino trasformando già uno spettacolo en plein air in uno scenario romantico che ha mozzato il fiato.

 

La tavola della Cena in Bianco, un esempio di eleganza ed etica

Come vestire le tavole della Cena in Bianco? Ce lo spiega Antonella Bentivoglio d’Afflitto. «Ognuno di noi si porta tutto da casa, tavolo, sedie, vivande, stoviglie in ceramica, bicchieri di vetro, niente carta e niente plastica.

 

Apparecchia e imbandisce la propria tavola con amici, familiari, colleghi, nonni e bambini per vivere l’emozione di una cena, tutti insieme, per strada, all’insegna delle cinque grandi “E”: etica, estetica, ecologia, educazione, eleganza. Il risultato sarà una immensa tavola, fatta di tutte le nostre tavole vicine e in fila, che celebra la tradizione italiana a tavola, nel rispetto di condivisione, convivialità, piacere di stare insieme.  

 

Riviviamo la magia del territorio con una cena urbana che attraverso il colore bianco, il più neutro e il più fotografico dei colori, veicolerà grazie alle nostre foto le immagini dei tanti luoghi del nostro Bel Paese in rete. Bello sarà partire con tavoli piatti e sedie al seguito per vivere e scoprire le piazze e le strade di tanti luoghi italiani. E alla fine della serata ognuno sparecchia, porta via tutti i rifiuti: non deve rimanere traccia del nostro passaggio. C’è un solo modo per mantenere pulite le nostre città: non sporcarle».

 

                                                                                                      Liliana Carbone

 

 

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Articolo pubblicato il 06/07/2015