Mutui: ecco come cambiano da Nord a Sud

Un recente studio della Banca d’Italia racconta la ripresa complessiva del mercato dei mutui ed evidenzia le forti variazioni territoriali

I mutui sono in molti casi il passaggio obbligatorio per tutti coloro che intendono acquistare casa o realizzare dei progetti che richiedano un sostanzioso investimento iniziale. Il mercato offre molteplici soluzioni adatte ad ogni tipo di investimento, che insieme ai tassi d’interesse particolarmente vantaggiosi, sembrano persuadere anche gli investitori più indecisi. In questi casi il modo migliore per valutare le reali opportunità offerte dal mercato e scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze è raccogliere delle informazioni. Infatti informandosi su Cariparma e le sue condizioni, oppure su Barclays e tutte le altre banche ed istituti di credito presenti sul mercato è possibile scoprire delle soluzioni in grado di soddisfare le proprie esigenze.

I mutui in crescita ma con qualche eccezione

Nonostante la ripresa complessiva del mercato dei mutui, sembrano esserci delle sostanziali differenze tra la varie aree geografiche del Paese. A delineare con maggiore esattezza la situazione ci pensa il rapporto “L’economia delle regioni italiane nel 2014” realizzato dalla Banca d’Italia. Lo scopo dell’iniziativa è non solo monitorare il livello di ripresa e crescita del mercato, ma anche individuare le profonde differenze in base all’area territoriale presa in considerazione.

Secondo i dati, l’avvio della ripresa sarebbe iniziato lo scorso anno con i primi segnali di rinascita manifestati dal mercato immobiliare e dal numero di finanziamenti erogati per l’acquisto delle abitazioni, che avrebbero registrato un forte aumento soprattutto nelle zone del Centro Italia. Anche nel Mezzogiorno si sarebbero manifestati nel 2014 i primi segnali di ripresa, dopo un calo costante registrato dal 2008 in avanti.  

Dalle pagine delle studio realizzato dalla Banca d’Italia si legge che: “Alla ripresa hanno contribuito sia l’allentamento, in tutte le macro aree, dei criteri di accesso ai finanziamenti, sia il miglioramento delle prospettive del mercato immobiliare. Dopo circa un triennio di calo, le richieste di finanziamenti per l’acquisto di abitazioni sono cresciute in tutte le aree del Paese, rafforzandosi nella seconda metà dell’anno”.

Alcune variazioni regionali

Anche il calo dei tassi mette in luce delle variazioni a seconda dell’area geografica. In modo particolare il prezzo dei mutui a tasso fisso è diminuito di più al Sud e al Nord Ovest, mentre quello dei finanziamenti a tasso variabile si è ridotto di più al Centro. Significativi sono stati anche i dati relativi al loan to value, ovvero il rapporto tra l’importo di mutuo e il costo dell’immobile. La crescita ha raggiunto il picco massimo in Trentino Alto Adige, dove il loan to value è arrivato al 63,7%; mentre il valore minimo è stato registrato in Sicilia, con il 56,5%.

I numero dei mutui cresce di più al Nord con sensibili variazioni tra il Nord Est e il Nord Ovest. Decisamente più contenuti soni i valori relativi all’incidenza dei finanziamenti ipotecari che si sono mantenuti più bassi al Sud e nelle Isole. In merito alle difficoltà nel pagare le rate, lo studio della Banca d'Italia precisa che “le situazioni di potenziale vulnerabilità rimanevano nel complesso contenute: le famiglie con un reddito inferiore al valore mediano e la cui rata del mutuo assorbe almeno il 30% del reddito erano comprese tra l’1,8% del Nord Ovest e il 2,4 del Centro”.

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Articolo pubblicato il 30/06/2015