«Precious Light», mostra dell’artista scozzese David Mach, a Torino

È stata allestita presso la Promotrice delle Belle Arti, dal 24 aprile al 28 giugno 2015

Sottopongo molto volentieri ai Lettori di “Civico20News” queste interessanti e pertinenti considerazioni dell’amico Andrea Biscàro (m.j.).

 

Ci sono tematiche che, se affrontate da una certa angolazione, potrebbero far storcere il naso, in una società “multi” e “poli” – il resto aggiungetelo voi –, ma ben poco ancorata al concetto di libero ascolto del passato, il cui eco, lo si desideri o meno, si riflette comunque.


È sufficiente volerlo udire.


L’artista scozzese David Mach ci invita a farlo, in chiave moderna, forte, incisiva, attraverso l’eco che origina dalla Bibbia, rivisitata grazie alla mostra «Precious Light», presentata nel 2011 a Edimburgo in occasione del 400° anniversario della pubblicazione della Bibbia di Re Giacomo.


In Italia è stata allestita presso la Promotrice delle Belle Arti di Torino, dal 24 aprile al 28 giugno 2015.


«David Mach, – apprendiamo dal sito che promuove la mostra, http://preciouslighttorino.com/ – scozzese di nascita e londinese di adozione, è un artista geniale considerato tra i più importanti nomi dell’arte contemporanea internazionale. Appartiene all’esclusivo e ristretto circolo dei Royal Academician della Royal Academy of Arts di Londra di cui è stato anche professore di scultura. Nominato per il prestigioso premio Turner Prize nel 1988 […], membro del consiglio di amministrazione della National Portrait Gallery di Londra dal 2006 al 2010. Vincitore di molti premi degni di nota, tra cui in particolare il Bank of Scotland Herald Angel Award  nel 2011 con la mostra Precious Light».


L’originale rilettura della Bibbia sta tutta nella forza espressiva dell’artista.


Infatti, «Mach ha sviluppato una personale ricerca sul collage, opere dai 3 ai 70 metri di lunghezza realizzate componendo centinaia di migliaia di immagini tratte da riviste, tv, web; da ricordare l’opera realizzata per il Millennium Dome di Londra».


Il progetto è stato definito in vari modi dai media: «la Bibbia nei mistici collage di Mach», «le opere visionarie dell’artista laico che interpreta la Bibbia», «in mostra la Bibbia Epica e Pop di David Mach», «la Bibbia laica e postmoderna di David Mach».

Così lo riassume il sito già citato: «Una straordinaria mostra ricca di pathos in cui la narrazione biblica, apocalittica e colossale, non è una semplice citazione ma un travolgente racconto del contemporaneo, dei suoi drammi e delle sue speranze. Un’abbagliante rappresentazione delle sacre scritture costruita catturando l’attualità; grandi collages composti da immagini tratte dai mass media, luoghi e persone reali estratti da riviste, giornali, televisione, pubblicità, web. David Mach affronta le emergenze politico-sociali odierne con un linguaggio al contempo attuale e classico, poetico e tragico».


Anche se la mostra ha chiuso i battenti, invitiamo a seguire l’artista attraverso il suo sito (www.davidmach.com/), dove sono presenti anche le opere di «Precious Light», da osservare bilanciando lo sguardo d’insieme alla cura dei dettagli, ricordando sempre la radice biblica dell’intera collezione.


Notevole il Cristo che apre la mostra, il cui successo, a parer di chi scrive, sta tutto nell’effetto che la stessa ha suscitato in mia nipote, sedicenne, che di fronte alla mia proposta di andare a vedere «Precious Light», ha accettato, per poi confidarmi, a metà visita, che «avevo paura che non mi piacesse, che fosse pallosa» – “Bibbia” fa spesso quest’effetto aprioristico – «e invece è una delle mostre più belle che abbia mai visto». Il come, si sa, è fondamentale…


David Mach disegna un nuovo modo di riflettere, non certo edulcorato, men che meno bigotto, senza far sconti alla realtà. E lo fa partendo dalla forza universale dei racconti biblici, confezionandoli per questi difficili Tempi Moderni.

Andrea Biscàro

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Articolo pubblicato il 28/06/2015