Cronaca dai quartieri di Torino - Piazza Benefica dal destino pendente come la sua fontana
L'impalcatura che sovrasta la fontana

Continua la fase di stallo sulle sorti della fontana mentre la piazza diventa sempre di più oggetto di incuria

Nulla di nuovo sotto il sole. Con questa breve ma emblematica frase si può sintentizzare la situazione che vede protagonista Piazza Benefica, al secolo Piazza Luigi Martini, circa il suo destino. L'oggetto del condere, come ricordere in un articolo da me scritto lo scorso inverno, rimane sempre la fontana.

La Totalità, l'opera dell'artista greco Costas Varostos, è stata scelta ed installata nella piazza nell'elegante quartiere Cit Turin nel 1999. Da allora "l'opera d'arte" ha mostrato in pochi anni segni di cedimento, rendendo la piazza un'area pericolosa per bambini e anziani che si davano appuntamento per passare le giornate durante la bella stagione.

Ben presto la scultura è diventata oggetto delle attenzioni poco ortodosse degli stormi di colombi e di alcuni vandali. Così la fontana tra il guano dei volatili e la stupidità di alcune persone è diventata ben presto irriconoscibile. Si corse dunque ai ripari con un delicato e costoso restauro che ha avuto luogo nel 2009 e che andava a risolvere un problema estetico ma non strutturale.

Poco dopo La Totalità ha dato l'impressione a chi lavora quotidianamente al mercato della piazza e ai residenti della zona di essere un vero e proprio monumento al rischio. L'anima di acciaio che riveste le lastre di vetro pare non essere all'altezza di reggere peso e dimensioni di un opera alta nove metri distribuite su quarantatrè tonnellate.

E ben preso pezzi di lastre di vetro si distaccarono dalla fontana, mettendo seriamente a rischio l'incolumità delle persone che gravitano attorno Piazza Benefica. Per evitare ulteriori tragedie tipiche dell'organizzazione all'italiana un comitato di cittadini stufi di vedere questa situazione ha inviato un esposto al procuratore Raffaele Guariniello affinchè svolgesse accertamenti sulla stabilità dell'opera.

Guariniello a maggio dello scorso anno ha mandato la Polizia Giudiziaria che, insieme ad alcuni tecnici del Comune, hanno transennato l'area. Il risultato? Un'impalcatura perenne che vieta l'accesso al sito della fontana per mezzo di transenne e tanta erbaccia che cresce rigogliosa minando la bellezza della piazza.

E l'impalcatura che cinge tutta la struttura si eleva in quello che è uno degli angoli più belli e caratteristici di Torino. Il tutto senza sapere quando questa situazione avrà una risoluzione certa, ormai persa nei meccanismi della nostra burocrazia che tende con troppa facilità ad incepparsi.

Per ora solo promesse e progetti di remota realizzazione. Si è interessato del caso anche l'assessore all'ambiente Enzo Lavolta, il quale in una recente intervista sull'argomento ha paventato tre possibili progetti circa il futuro della piazza e della fontana. Fatto sta che ad oggi la situazione non si è sbloccata di un solo millimetro e pare non evolvere in qualcosa di concreto.

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Articolo pubblicato il 27/06/2015