Mandiamo a casa Fassino

Pre apertura della campagna elettorale della Lega Nord?

Forse i modesti risultati elettorali conseguiti a Moncalieri e Venaria, ove il ciclone Salvini non è ancora arrivato, hanno indotto la Segreteria nazionale della Lega Nord a sparare i primi colpi in vista del rinnovo dell’amministrazione torinese del 2016.

Un grintosissimo Roberto Cota, seguito in tono minore dai due consiglieri comunali di Torino, nei giorni scorsi ha illustrato la posizione della Lega Nord sulla Giunta guidata da Piero Fassino.

I Temi sviluppati vanno dritti al cuore dell’elettore che il 16 giugno è già stato pesantemente colpito nel portafoglio dalle delibera di Giunta.

L’aliquota Tasi prima casa è a Torino al 3,3 per mille, per cui, mentre il costo medio per le città italiane è di 156 euro, Torino si colloca in testa alla classifica con 403 euro media a famiglia.

Seguono Roma ove si pagano 391 euro, Siena 356, Firenze 346 e Genova 345. Il tutto nel 2014 ha prodotto un gettito di 115 milioni di euro, solo per le abitazioni principali.

I Torinesi hanno pagato la prima rata di IMU/ TASI a metà giugno, ma il Comune non ha ancora deliberato l’aliquota 2015 per cui, a fine anno saranno ancora in agguato sorprese negative. Non è solo la pressione fiscale a rattristare i torinesi che poco hanno avuto in cambio.

I campi nomadi che tanto disagio provocano ai danni degli abitanti delle zone periferiche non sono ancora stati sgomberati e, grazie alla disponibilità di Chiamparino e Fassino, la città sarà ulteriormente invasa da clandestini. Il degrado e la sporcizia si vedono ovunque e la città non da segni di ripresa.

Cota spazia poi sul mancato sviluppo della città e sull’incapacità di quest’amministrazione di saper cogliere quelle opportunità che altrove segnano valori positivi.

E’ il caso di MITO, la storica rassegna musicale, erede del Settembre Musica che a Milano fiorisce ed a Torino segna il declino di sponsor e di pubblico in arrivo da altri centri e dall’estero.

Nella rassegna di altri comparti ove l’andamento è ulteriormente negativo, (trasporti, scuole,infrastrutture ecc) il discorso spazia inevitabilmente sulla Regione.

Dagli accertamenti del Tar in vista dell’udienza del 9 luglio della causa in corso sulle presunte firme false, promossa dalla Leghista Patrizia Borgarello (mai citata per nome da Cota), stanno emergendo discrepanze ulteriori e più gravi, nel giochetto dei falsificatori a loro volta falsificati. L’era Chiamparino pare già agli sgoccioli.

Due appuntanti elettorali di rilievo si potranno presentare  al giudizio dei Torinesi l’anno prossimo.

E’ lucida la diagnosi di Cota e, senza scivolare nella demagogia, non dimentica nulla. Resta da vedere se le truppe che potrà schierare, di concerto con altri partiti di una presunta coalizione alternativa, saranno all’altezza della sfida o rivedremo un’anonima armata d’incolti screditati.

Con un segretario cittadino della Lega Nord appena impallinato ed il Segretario Provinciale che si sussurra, pagherà fra non molto, per il “Benvenuto “ai Grillini di Venaria , come potrà il solitario Cota, a segnare un avvio di mobilitazione?

La posta piemontese è comunque ghiotta e, di certo, le intese Berlusconi Salvini non si lasceranno scappare il “boccone Piemonte”.

I giochi sono appena all’inizio. Urgono i giocatori veri!

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Articolo pubblicato il 25/06/2015