“Il Cammino della Sindone”, a Collegno (Torino)

Riproposta della sacra rappresentazione in quattro quadri di Giuseppe Valperga nella Chiesa di Santa Elisabetta del villaggio Leumann, venerdì 26 giugno

A Torino, in concomitanza con l’Ostensione della Sindone, il gruppo “La casa del teatro sacro e popolare” ha proposto “Il Cammino della Sindone”, sacra rappresentazione in quattro quadri, con testo di Giuseppe Valperga che ne ha curato anche la regia.

Le musiche originali sono di Enzo Vacca e i costumi di Ernestina De Paoli, Maria Grazia Monticone e Lina Mosca.

Nel segno ideale che la collega alle Sacre Rappresentazioni del Medioevo, Valperga ha raccontato una storia nelle forme semplici del teatro sacro e popolare, con linguaggio attuale e facilmente riconoscibile.

Il suo testo è stato rivisto e approvato sia da Monsignor Giuseppe Ghiberti, Vice Presidente del Comitato per la Solenne Ostensione della Sindone 2010, sia dai professori Renato Bordone, prematuramente scomparso nel 2011, e Giuseppe Sergi, docenti di storia medievale all’Università di Torino.

“Il Cammino della Sindone” è stato promosso dall’ufficio per la Pastorale del turismo della Diocesi di Torino. Questa sacra rappresentazione racconta una storia rivolgendosi a tutti coloro che desiderano conoscerla e comprenderla. Si tratta di un esempio di teatro popolare che ricostruisce il lungo viaggio della Sindone, dal Santo Sepolcro fino alle fotografie di Secondo Pia, utilizzando sia personaggi storici e documenti, sia personaggi di fantasia per completare i quattro quadri che ne rappresentano le tappe principali.

Questa Sacra Rappresentazione dura mediamente 70 minuti e impegna 16 interpreti in 45 parti e i Cori Piemontesi.

Tutti i personaggi sono simbolici e si è dato spazio, con pochi incisivi tratti, alla loro personalità e ai loro sentimenti, interpretandoli in chiave contemporanea.

“Il Cammino della Sindone” inizia con il Primo Quadro, intitolato “Giuseppe d’Arimatea e il Santo Sepolcro”, ambientato a Gerusalemme. Una famiglia ebrea che si prepara serenamente al Sabato ammutolisce alla notizia della morte di Gesù. Giuseppe d’Arimatea recupera il corpo e gli dà sepoltura.

Nel Secondo Quadro, “Costantinopoli. I Crociati. Il ritrovamento della Sindone”, prosegue il cammino, come documentato dalle cronache medievali. Dopo il saccheggio di Costantinopoli nel 1204 – durante la quarta Crociata – la Sindone passa in molte mani.

Il Terzo Quadro, “I Crociati portano la Sindone in Francia. Secoli di mistero”, racconta quale potrebbe essere stato il cammino della Sindone fino all’arrivo a Lirey e come, nel 1453, sia giunta in possesso del Duca di Savoia.

Nel Quarto Quadro, “La Sindone a Torino”, si raccontano i viaggi della Sindone per sfuggire alla guerra, tornando poi salva a Chambery, da dove nel 1578, per volontà del Duca Emanuele Filiberto, detto Testa di Ferro, venne trasferita a Torino. Infine si giunge alla Solenne Ostensione del 1898, quando Secondo Pia per primo fotografò la Sindone, trovandosi di fronte a un’immagine sconvolgente.

A questo punto, dopo un breve cenno storico, la sacra rappresentazione termina, invitando tutti alla preghiera e alla meditazione.

“Il Cammino della Sindone”, scritta da Giuseppe Valperga in occasione della Solenne Ostensione della Sindone del 2010, è stata presentata con successo in quell’anno nella chiesa di San Lorenzo.

Le rappresentazioni del 2015 de “Il Cammino della Sindone”, presso la chiesa di San Rocco, è stata curata dall’associazione culturale “Casa del Teatro Sacro e Popolare”, costituita nel 2011 ed è promossa dalla Pastorale del Turismo e Tempo Libero dell'Arcidiocesi di Torino, con il patrocinio del Comitato per la Solenne Ostensione della Sindone 2015, dell'Arcidiocesi di Torino, dell'Opera Diocesana Pellegrinaggi Torino, del Centro Studi Piemontesi, con la collaborazione di UNI.VO.CA., del Centro Servizi per il Volontariato V.S.S.P. , dell'Associazione Cori Piemontesi.

Venerdì 26 giugno, alle ore 20:30 ci sarà una nuova rappresentazione de “Il Cammino della Sindone” presso la Chiesa di Santa Elisabetta del villaggio Leumann di Collegno (Torino), con il coro Ars Nova di Vinovo diretto da Lilly Franzolin.

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Articolo pubblicato il 25/06/2015