Retake: fare propria la propria città

Torino ripulita da ragazzi armati di scope e pennelli

Dopo il suo esordio a Roma ormai cinque anni fa e dopo aver influenzato altre città italiane, il fenomeno Retake arriva anche a Torino. Ma cosa vuol dire di preciso “retake”? Questo termine inglese ha molti significati, tra i quali “riprendere, riappropriarsi” e infatti è proprio questo che i “retakers” vogliono fare: riappropriarsi della propria città. Come? Contribuendo in prima persona a tenerla ordinata. Non solo evitando di buttare mozziconi di sigarette per terra, gesto già apprezzabile, ma addirittura procurandosi scope, pennelli, vernici e raschietti e ripulendo intere aree cittadine.

Questo movimento spontaneo di cittadini vuole sensibilizzare al senso civico e alla riqualificazione e per farlo sabato 13 giugno alcuni ragazzi si sono dati appuntamento in diversi punti della città, come i giardini di via Medici all’angolo con corso Svizzera, l’ecomuseo di via Digione, piazza Risorgimento e piazza Bernini. Qui decine di giovani hanno pulito le panchine dei giardinetti e poi le hanno riverniciate, hanno cancellato le firme dei graffitari dai giochi per i bambini, hanno staccato adesivi e volantini dai pali della luce per poi riverniciarli, ripulito i toret di piazza Bernini e coperto alcune scritte sui muri.


Retake è una realtà strana ed interessante perché è riuscita nell’intento di coinvolgere diverse città italiane senza avere un’organizzazione, un’associazione o un ente a monte, basandosi solo sulle maniche rimboccate dei cittadini e su alcune associazioni operative sul territorio che hanno promosso l’iniziativa. A Torino l’opera di riqualificazione di cui hanno beneficiato alcune aree della Circoscrizione 4 è stata promossa dal gruppo scout Torino 3 e dall’Associazione Jonathan, impegnata da anni sul quartiere. L’incessante lavoro dei ragazzi col fazzolettone al collo ha attirato molti bambini presenti nel parco giochi di via Medici che hanno indossato i guanti e, armati di pennello, hanno aiutato anche loro a ridipingere le panchine.

È proprio questo lo spirito di Retake: il passaparola, il coinvolgere la cittadinanza con la propria attività, mettersi all’opera in prima persona se c’è qualcosa che non va nella propria realtà, senza aspettare l’intervento delle istituzioni. Questo movimento si può definire una “scuola di senso civico” e le sue attività didattiche si possono rintracciare sulla pagina Facebook “Retake Torino”.

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Articolo pubblicato il 21/06/2015