Cronaca dai quartieri di Torino - "Scuole belle": belle parole, ma mancano i fatti

La Costantino Nigra aspetta la sistemazione delle precarietà

Come spesso accade, le promesse rimangono tali e non vanno in porto con la necessaria rapidità. Oggi parliamo di scuola e, per la precisione, della Media Statale Costantino Nigra di via Bianzè 7 oggetto delle “attenzioni” del premier Matteo Renzi in occasione della visita programmata nel tour informativo sulle precarietà segnalate al progetto “scuole belle” che prevedono lo stanziamento di 450 milioni di euro per il periodo 2014/2015.

Un impegno, quello di Renzi, scaturito dalla condizione in cui si trovano molti, diremmo troppi, edifici scolastici della città. Sicuramente, purtroppo, tutto deriva dalla disgrazia che  privò della vita il giovane Vito Scafidi (2008 !?!?!?) per il crollo della controsoffittatura da poco verificata (?) e che di conseguenza ha interessato le istituzioni competenti per la messa in opera immediata degli interventi.

Un'immediatezza che a tutt'oggi è rimasta disattesa come ci ha confermato il Dirigente scolastico Maurizio Tomeo, Preside fra l'altro della Nigra:

“Sembrava che tutto dovesse finalmente partire dopo lo stallo successivo alle richieste inoltrate, a suo tempo, alla Provincia di Torino ed alla Regione Piemonte. Devo riconoscere l'impegno profuso dal Comune di Torino che si è attivato non appena abbiamo trasmesso la nostra pratica (28 maggio 2015)”.

Occorre ancora dare merito alle forze politiche della minoranza circoscrizionale (4) ed in particolare al Consigliere Marco Rabellino (No Euro foto a lato) che con il collega   Elvio Guglielmet (Gruppo misto) ha prodotto una interpellanza in proposito viste le condizioni in cui versa la scuola, il che si evince dalle immagini.

La documentazione è stata presentata i primi di giugno alla Circoscrizione ed attende ancora che sia inserita nell'ordine del giorno del Consiglio. Nel documento si legge altresì  la grande preoccupazione espressa dai suddetti consiglieri affinchè non si debba dolorosamente verificare un altro “caso Darwin”.

Lo stesso Tomeo ha chiuso auspicando che le parole del Premier si traducano in operatività immediata viste le lungaggini burocratiche che fanno capo ai bandi necessari per l'aggiudicazione dei lavori da effettuare. Ha aggiunto inoltre che quella che fu che la Provincia di Torino non ha mai stilato alcuna graduatoria sulle scuole su cui intervenire e che solo l'attuale giunta regionale se ne sta interessando.

Sarà così possibile accedere a forme di finanziamento facendo in modo che, prima della scadenza di ottobre, vengano emessi i bandi. Ma ciò che preoccupa in aggiunta, ed è una diretta conseguenza dei ritardi, è lo spostamento di alcune classi (10) ed il rientro di 6 per un avvicendamento che di fatto nuoce agli studenti trattati alla stregua di pacchi postali.

Ed ancora preoccupa la chiusura delle due palestre che privano i ragazzi del loro diritto alla pratica sportiva presso il loro istituto:

“La situazione è grottesca – dice Rabellino – e insostenibile; non è accettabile che su un problema di tale gravità e importanza occorrano tempi biblici per la messa in sicurezza di un istituto pubblico. Le promesse è meglio non farle se si traducono semplicemente in spot elettorali senza produrre il loro vero scopo”. 

Non possiamo che concordare con ciò che il Consigliere Marco Rabellino ci ha dichiarato; la nostra speranza è che dare luce a situazioni come questa induca le istituzioni nazionali ad intervenire materialmente con trasferimenti ai comuni che da soli non possono far fronte a determinate esigenze senza ricorrere a nuovi balzelli per i cittadini.

 

 

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Articolo pubblicato il 18/06/2015