MADAME ZAZA': la vita è un attimo e l'oggi non ritorna più

Nicola OLIVERI regista e co-protagonista insieme a Beppe ZUMMO della nuova commedia in scena a IL PALCOSCENICO

Quella che vado a raccontarvi oggi, è la recensione di uno spettacolo unico, in una cornice unica, quella de Il Palcoscenico di Via Rismondo 10, alle primissime porte di Torino. Sinceramente mai più pensavo che quel piccolo palco potesse offrire una commedia con una scenografia così ben curata, al punto da far sembrare amplificata la poca metratura effettiva. Il lavoro fatto è stato di altissimo livello e di grande gusto tattico. Ma veniamo alla trama.

“Madame Zazà”, liberamente ispirato a “La cage aux folle”, come ci racconterà il regista, è ambientata a Saint Tropez, nella “Maison de la folie”, il più noto e trasgressivo locale della cittadina balneare della Costa Azzurra, La stella della maison è Alben, in arte proprio Madame Zazà (Beppe Zummo), capricciosa e un pochino nevrotica, come tutte le primedonne, che da vent’anni divide la propria vita sentimentale con Renato (Nicola Oliveri).

La vita della coppia e del maggiordomo Jacob (Maurizio Gambino), esuberante e pasticcione, viene sconvolta dalla notizia che Laurent (Pier Giorgio Pugliese), figlio di Renato e di Silvye (Loredana Zapparoli), madre biologica e nulla più, ha intenzione di sposarsi con Anne (Giorgia Lorusso), figlia di Madame e Monsieur De La Fois (Pietro Roccaro e Silvana De Cristofaro), segretario della P.F.M. (…ma cos’è un gruppo rock?…cit), ovvero del Partito della Famiglia e della Morale.

Inizia così una situazione intrigata, divertente, ma con momenti di alta emozione, dove proprio Zazà toccherà le corde fragili della sensibilità dell’essere umano, al di là della sua sessualità, al di là degli stereotipi tipici della famiglia “normale”. 

Niente va come dovrebbe andare, in un groviglio di equivoci e di doppi sensi, ma alla fine è l’amore che trionfa, sulle note della marcia nuziale.

Madame Zazà” è risultata una commedia con musica molto godibile, divertente, a volte commovente, che tratta con garbo e buon gusto, argomenti quanto mai attuali.

Ben recitata, piena di ritmo, di pailettes e lustrini, grazie anche alle “Zazà Girls” (Claudia De Fazio, Desirè De Feo e Cinzia Martini, che ha curato anche la scenografia), impegnate durante i cambi di scena, in stacchi decisamente sexy ma mai sguaiati.

Il tutto condito da un alone di “ambiguità”, mai volgare e non enfatizzato, che contribuisce a rendere lo spettacolo ancora più coinvolgente.

Spettacolo che termina con i protagonisti sul palco e il pubblico in platea, tutti insieme a ballare al ritmo di “Hot stuff” di Donna Summer.

Al termine dello show, ho chiesto un autorevole parere a due amiche, Margherita Fumero e Maria Occhiogrosso, che hanno risposto così.

Margherita, puoi essere orgogliosa dei tuoi attori.

Si, però in questo caso il merito non è mio. La regia è di Nicola, che è stato bravissimo. Stasera sono qui semplicemente come spettatrice.

Un tuo commento su “Madame Zazà”.

L’ho trovata molto divertente, molto ben fatta, sempre con grande finezza. Vedi, sarebbe stato facile far ridere cadendo nella volgarità. Questa è una commedia che tocca un argomento molto complesso, che viene trattato con tenerezza, con umanità, non si cerca solo di far ridere, ma anche di far riflettere. In certi momenti mi sono commossa.


Maria…

…ma buona sera…ben ritrovato…

…effettivamente è da un pò che non ci si vede…è bello ritrovarsi proprio stasera…

Si…anche perché abbiamo assistito a una commedia molto divertente, molto originale e di buon gusto. Mi è piaciuta molto la regìa. Bravissimi tutti gli attori, naturalmente Nicola e Beppe, Pier Giorgio, ma soprattutto Maurizio, nel ruolo di Jacob. Complimenti davvero.


E adesso la parola ai protagonisti!

Nicola e Beppe…innanzitutto complimenti…vi lascio il microfono…ditemi…

(Nicola) Grazie (sorride, ndr)…innanzitutto io e Beppe, nati come cantanti, vogliamo ringraziare di cuore Margherita Fumero, per averci forgiati come attori. Non la ringrazieremo mai abbastanza.

Guarda, abbiamo creato un gruppo di amici de “Il Palcoscenico” che amano esibirsi, alcuni solo in forma non professionale, per passione e divertimento.

“Madame Zazà” è liberamente ispirata a “La cage aux folle”, famosissimo musical di Broadway, del quale abbiamo mantenuto le musiche originali, ma adattato qualcosa nei testi. Abbiamo voluto mettere nello spettacolo persone che realmente vivono questa situazione. Mentre nella versione originale si racconta di un Alben vecchio, circondato da ballerini molto giovani e molto belli, qui parliamo di una Madame Zazà più giovane, preoccupata per ciò che accade nella sua storia famigliare e circondata da persone più vecchie, ma quanto mai vive. Ho voluto personalmente nel cast due transessuali, un travestito e due donne: questo perché, secondo noi, l’amore è ciò che abbiamo nel cuore. L’esteriorità non conta nulla.

Oggi più che mai c’è bisogno di raccontare questo, perché da troppo tempo ormai, siamo vittime di una mentalità bigotta e retrograda. L’amore non ha sesso, non ha età ed è diritto di tutti donarlo a chi si vuole, senza che nessuno possa intromettersi.

(Beppe) Come dice Nicola, amore, tanto, tanto amore. C’è stato amore nella preparazione di questo spettacolo, nel ritrovarsi ogni volta, nel provare, nel condividere i camerini e naturalmente anche sul palco, durante la rappresentazione. Fra di noi c’è stato quel brivido, quella sensazione…quell’emozione. E’ stato davvero bellissimo.

Le persone che hai citato, bravissime e coinvolgenti, hanno portato la loro vera vita sul palco, in maniera molto naturale e molto semplice.

(Nicola) Come ti dicevo, sono persone che non hanno mai fatto questo. Hanno messo anima e cuore, sul palco e dietro le quinte. Come diceva Beppe, c’è stata una collaborazione davvero emozionante. Ci hanno fatto davvero un bellissimo regalo. Tu sai che io sono un cantante e non un regista, ho voluto fare questo per gioco, per divertimento, per la voglia di stare insieme, per il piacere di ritrovarsi una volta alla settimana e bere un bicchiere di vino…

(Beppe)…questo ha prodotto un bellissimo risultato. Uno spettacolo dove è l’amore che trionfa…l’amore che va raccontato sempre e comunque.

Rivedremo “Madame Zazà”, vero?

(Nicola) Mi auguro caldamente di si. In questi due giorni di rappresentazioni abbiamo avuto un grande successo di pubblico. Replicheremo sicuramente a settembre, nella nuova stagione, qui al “Palcoscenico”, e ci piacerebbe anche portarlo in giro…vedremo.

(Beppe) Sarebbe un modo per raccontare la vita. La vita è un attimo, è una sola. bisogna goderne, prenderla così come viene. Ripeto ancora una volta, con tanto, tanto amore.


Stay always tuned !!!


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Articolo pubblicato il 16/06/2015