Presentato a Torino il Bilancio di Missione attività 2014 dell’Ufficio Pio

Assistite oltre 3000 famiglie e 13500 persone

L’11 giugno 2015 l’Ufficio Pio, organo strumentale della Compagnia di San Paolo, nato nel 1595, ha presentato il suo Bilancio di Missione relativo al 2014, un anno di grandi trasformazioni a livello organizzativo all’interno dell’Ente che ha avviato il nuovo Progetto di programma Pluriennale fino al 2016.

Nel 2014 l’Ufficio ha erogato sul territorio torinese oltre 16,5 milioni di euro attraverso i suoi progetti istituzionali, rivolti alle famiglie e alle persone beneficiarie e le attività di “ grant making” ( modalità di erogazione dei fondi) svolte a favore delle organizzazioni del terzo settore. In questo modo, sia direttamente che indirettamente sono state sostenute 13589 persone, delle quali 8924 in condizione di povertà assoluta.

A questo settore di intervento vanno ad aggiungersi gli investimenti per la realizzazione delle Residenze Temporanee del Programma Housing della Compagnia di San Paolo e i costi del personale portando così il budget totale a 22 milioni di euro.

Nel corso del primo anno di gestione del nuovo Consiglio Direttivo, l’Ufficio Pio  ha operato in continuità con quanto ereditato dal passato lontano e recente, per assolvere la sua missione di strumento, attraverso i suoi servizi per il sostegno delle persone e delle famiglie torinesi in situazioni di vulnerabilità o disagio sociale ed economico. Questa attività si è sviluppata di concerto con la Compagnia di San Paolo attraverso progetti e misure che hanno cercato da un lato di tamponare le emergenze e dall’altro lato di contrastare la permanenza e la riproduzione della povertà e di favorire il reinserimento e l’inclusione sociale di categorie e singole persone emarginate.

La mission dell’Ente viene quindi attuata attraverso quattro percorsi:

-Contrasto alla povertà con trasferimenti monetari, accompagnamento sociale e sostegno nella ricerca di una occupazione per famiglie in condizione di povertà assoluta.

-Prevenzione della povertà attraverso interventi personalizzati di sostegno sociale, educativo ed economico con i quali si sostengono le persone e le famiglie socialmente vulnerabili onde evitare  ulteriore impoverimento. Con il progetto percorsi sono stati attivati 200 nuovi interventi di sostegno alle spese di studio superiore ed universitario attraverso la logica dell’asset building, ovvero la moltiplicazione a fondo perduto dei risparmi mensili effettuati dagli studenti. E’ stata affrontata anche l’emergenza abitativa in modo preventivo, con il progetto “AbiStare” intervenendo su 40 famiglie con un sostegno economico personalizzato per evitare gli sfratti.

-Inclusione e Reinserimento, con una attività di accompagnamento educativo, psicologico e professionale di persone socialmente escluse perché senza dimora o in uscita da percorsi penali per reinserirsi nei contesti familiari e abitativi.

-Coordinamento di servizi per i minori con un sistema di attività di contrasto alla dispersione scolastica e di servizi educativi e ricreativi nel periodo estivo.

Tra il 2007 e il 2014 l’Ufficio Pio ha più che raddoppiato i suoi interventi mantenendo costanti le forme di sostegno economico tradizionale alle famiglie e incrementando di anno in anno il numero e la consistenza dei progetti innovativi  di intervento sociale, orientati prioritariamente alla prevenzione della povertà. In questi 8 anni si sono sostenute 62000 persone con un investimento di 52 milioni di euro.

Al momento la nota dolente è data dall’età media dei volontari: su 200 soggetti solo il 10 % ha meno di 50 anni, il restante 90 % si colloca nella fascia tra 61 e oltre 71 anni; occorrono quindi urgentemente nuove adesioni.

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Articolo pubblicato il 12/06/2015