Regione Piemonte - Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur

Clandestini: la rassegnazione collaborativa di Chiamparino e i bizantinismi della sua maggioranza

Non era presente Tito Livio alla riunione del Consiglio Regionale del Piemonte. Il ruolo dei novelli ambasciatori che dal video assistono quel che sta succedendo sulle coste libiche e sono in allarme per l’invasione degli oltre 600000 profughi che stanno minacciando le nostre coste, è esercitato da pochi consiglieri. 

Gianna Gancia, capogruppo della Lega Nord esordisce “abbiamo la terza guerra mondiale alle porte, le primavere arabe hanno provocato reazioni dittatoriali e integralismo e l’Europa non ci sta aiutando e nemmeno l’Onu. Il problema profughi è serio ma non si devono dimenticare i piemontesi in difficoltà”.

 Il suo collega di partito Alessandro Benvenuto definisce “ parole deliranti quelle pronunciate d Chiamparino, “ sulla necessità di accogliere tutti, sulle cure dovute, sull'inserimento nella società di questi individui, ma la proposta più folle è quella di escludere dal patto di stabilità i Comuni che ospiteranno i profughi”.

  Maurizio Marrone di FdI che condivide la medesima preoccupazione, chiede la convocazione di un Consiglio Regionale aperto per discutere l’intera questione e minaccia di presidiare Villa Cristina di Savonera per impedire l’ospitalità dei clandestini.

Dall’altra parte c’è un Chiamparino che, a parole rivendica che” Già quasi dieci anni fa proposi a Laura Boldrini, quando venne a Torino in veste di portavoce dell’Alto Commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite, di organizzare nei paesi di origine centri di raccolta per un primo screening di eventuali aventi diritto da instradare in corridoi umanitari con distribuzione equilibrata in Italia e in Europa”, ma tutto il suo impegno finisce lì.

 Obbedisce a non si cura dei disagi crescenti che incontreranno i Piemontesi.

Purtroppo il Consiglio Regionale ha perso un’occasione per rendersi conto degli stravolgimenti che un’ondata così massiccia di arrivi, preceduta nei prossimi giorni da un primo antipasto di 776 clandestini, potrà determinare in un territorio già fragile, causa l’invecchiamento della popolazione ed i tagli massicci che i tre ultimi governi emanati da Bruxelles, hanno operato sulla spesa sociale e l’azzeramento di servizi essenziali.

 I consiglieri di maggioranza intervenuti (Gariglio, Allemano e Ravetti hanno appoggiato sostanzialmente la comunicazione del presidente della Regione, richiamando i principi di solidarietà verso i profughi che fuggono da fame e guerre e l’incoerenza di atteggiamento rispetto all’accordo dell’agosto scorso della Conferenza unificata Stato Regioni.

 Per poi proseguire con un susseguirsi di polemiche sul ruolo svolto da Roberto Maroni quand’era ministro dell’interno, rispetto alle decise prese di posizione avanzate il giorno precedente con Zaia e Toti in qualità di presidenti di regioni che badano, a differenza di Chiamparino e compagni,  al “bene comune” nel loro territorio.

 I nostri amministratori invece ignorano come la situazione geopolitica sia stravolta e peggiorata rispetto dagli anni scorsi. Ancora una volta si gioca sugli equilibri renziani e si pone fiducia sulle intese prossime che “dovrebbero essere assunte a Bruxelles in tema di ripartizione degli arrivi”. Tralasciando la poca credibilità che Matteo Renzi gode in Europa ed il ruolo per nulla propositivo della Mogherini, non ci si rende conto che la situazione denunciata non è destinata ad esaurirsi, ma a crescere a livello esponenziale.

 Da qui, la posizione sempre più guardinga dei paesi europei, ad iniziare dai nostri vicini che, accolgono i clandestini su navi francesi per poi sbarcarli in Sicilia. Per non parlare di Svizzeri, Tedeschi ed Austriaci che presidiando le loro frontiere e respingono in Italia chiunque varchi il loro suolo.

Nel dibattito sono anche intervenuti Gilberto Pichetto e Gian Luca Vignale, per il gruppo di Forza Italia e hanno rilevato come l’’Italia sia stata lasciata sola nell’accoglienza e il governo italiano deve farsi valere a livello internazionale”. “oggi il Presidente Chiamparino,ha proseguito Vignale, ha espressamente ammesso che sarà la struttura di Villa Cristina di Savonera ad ospitare i nuovi immigrati inviati dal Governo Renzi nelle regioni italiane. Decisione assunta, senza alcuna concertazione con i Comuni interessati.

I cittadini subiranno le inevitabili conseguenze e con un costo di decine di milioni di euro. Invece di tutelare i piemontesi  - prosegue - come fanno i presidenti Tosi in Liguria, Zaia in Veneto e  Maroni in Lombardia,  il centrosinistra piemontese, in un misto fra solidarietà a scapito degli italiani e interessi dei gestori di migranti aggiungerà un nuovo problema alle nostre città”.  

Diversi gli interventi del gruppo M5S con Giorgio Bertola, Stefania Batzella e Mauro Campo che manifestano rispetto per gli esseri umani che fuggendo da situazioni tragiche sbarcano in Italia. Sostengono poi che il “problema non si può affrontare con singole iniziative ma solo in un contesto internazionale e l’Italia non è stata in grado di organizzarsi” Per concludere che “coloro che hanno lo status di rifugiati non devono diventare occasione per lo sfruttamento e ci vuole massima trasparenza considerati i problemi visti ultimamente, tra malavita e consenso elettorale”.

Patetica la conclusione dell’assessora Monica Cerutti “Stiamo provando a definire un Piano regionale per centri di primissima accoglienza da collegare alla rete regionale per il superamento del doppio binario tra accoglienza straordinaria delle prefetture e accoglienza diffusa gestita sul territorio dai Comuni. Il tema trasparenza per noi è fondamentale e abbiamo chiesto a prefetture l’elenco dei gestori. Proviamo anche a ragionare in altri ambiti, come la formazione degli operatori, che non devono essere delegati solo a distribuire coperte e cibo. Non siamo comunque davanti a un’invasione e non possiamo dare informazioni falsate e strumentali su ciò che sta avvenendo”.

 Mentre scriviamo emergono ulteriori gravi collusioni e passaggi di denaro  tra i malavitosi che gestiscono le strutture d’accoglienza e il PD romano. Renzi che è anche segretario del PD fa spallucce. Cosa ne penserà Chiamparino?

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 10/06/2015