“La Serva Padrona”, a Romano Canavese (Torino)

Recensione di Debora Bocchiardo dello spettacolo che ha aperto gli appuntamenti canavesani di “Antiqua 2015”

Successo per lo spettacolo svoltosi presso la chiesa di Santa Marta a Romano Canavese (To) nella serata dello scorso 6 giugno.

Spiega il critico e musicologo Giovanni Tasso: “Per celebrare degnamente il suo ventesimo anniversario, Antiqua presenta per la prima volta al suo pubblico un’opera in forma scenica, un evento che ha richiesto al direttore della rassegna Pietro Busca un notevole impegno, organizzativo e finanziario, particolarmente pesante nella difficilissima congiuntura economica che stiamo vivendo.

Trattandosi di un festival dedicato al repertorio preromantico, la scelta non poteva che cadere sulla Serva padrona, lo scintillante capolavoro di Giovanni Battista Pergolesi che nel 1752 innescò la clamorosa querelle des bouffons, la disputa che mise l’una contro l’altra la ormai obsoleta tragédie-lyrique francese e la più moderna opera buffa napoletana.

Nello spazio tanto intimo quanto suggestivo della Chiesa di Santa Marta di Romano Canavese, intorno a un tavolino con due sedie, il basso Mauro Borgioni e il soprano Laura Lanfranchi hanno ridato vita agli spassosi battibecchi tra il vecchio Uberto e la servetta Serpina, l’uno desideroso di sposare la più giovane domestica per dare maggiore ordine alla propria vita e l’altra con l’obiettivo dichiarato di abbandonare una volta per tutte i lavori di casa per diventare padrona.

Nella prima parte Borgioni tratteggia un Uberto burbero e assai poco incline a tollerare le bizze della sua serva, che da parte sua risponde con un temperamento vivace e per nulla disposto a chinare la testa. Entrambi hanno dimostrato di possedere non solo una eccellente vocalità, ma anche una innata eleganza interpretativa che ha loro impedito di scadere, come a volte accade, in macchiette di dubbio gusto.

In particolare, la Lanfranchi si è fatta apprezzare molto per il suo timbro luminoso nel registro acuto e per la sua verve scenica, mentre Borgioni ha sfoggiato una straordinaria facilità nelle note più gravi, un fraseggio chiaro ed espressivo e, nella seconda parte, una toccante vena elegiaca, al pensiero di vedere Serpina sposa di un altro.

Accanto a loro ha dato una esilarante pennellata di vis comica il mimo Gianluigi Ghiringhelli, nei panni prima del servo Vespone e poi in quelli simulati del Capitan Tempesta, ennesima incarnazione del miles gloriosus da Commedia dell’Arte.

La formazione di archi dell’Accademia del Ricercare diretta da Busca ha sottolineato con raffinata intelligenza le nuances dell’opera di Pergolesi, esprimendone efficacemente sia lo slancio malandrino sia i passaggi cantabili e utilizzando sapientemente gli strumenti del basso continuo, prima tra tutti la tiorba, che in più di un’occasione è riuscita a svincolarsi dal ruolo limitante di mero arricchimento timbrico dell’impianto armonico.

Da notare che l’opera si è chiusa con il duetto «Contento tu sarai» e che, come bis, è stato proposto il più noto finale alternativo «Per te io ho nel core», con il tenero e malizioso “tippitì” e “tappatà” sottolineato dal pizzicato degli archi a significare il battito dei cuori dei due novelli sposi.

Molto bella la regia di Enrico Bernardi, che ha saputo valorizzare al massimo l’angusto spazio a sua disposizione, con uno scenario essenziale nel quale si sono espressi al meglio i tre protagonisti, attraenti costumi settecenteschi e una sapiente scelta di luci. Alla fine i protagonisti sono stati salutati da una prolungata ovazione del numeroso pubblico, il cui entusiasmo ha dimostrato meglio di qualsiasi parola che l’opera settecentesca è ancora viva e in ottima salute”.

Debora Bocchiardo

 

La prossima serata canavesana di Antiqua si terrà il 20 giugno, alle 21, ancora presso la chiesa di Santa Marta di Romano Canavese. Verrà proposto un concerto dedicato al grande Classicismo viennese, con tre melodiosi trii di Franz Joseph Haydn eseguiti dal flautista Mattia Laurella, dal violoncellista Antonio Fantinuoli e dal fortista Mario Stefano Tonda. Questo concerto verrà replicato il 5 luglio, alle 18, nella Chiesa di San Grato di Trausella.

Antiqua presenterà il 4 luglio, alle 21, nella Chiesa di Santa Marta di Romano, l’austero Officium Defunctorum di Tomás Luís de Victoria, uno dei capolavori più monumentali della letteratura sacra del Rinascimento europeo, nell’interpretazione del gruppo vocale e strumentale Festina Lente diretto da Michele Gasbarro.

Sempre a Trausella, alle 18 del 28 giugno, si terrà il successivo spettacolo  canavesano “I solisti dell’Accademia - La lezione Corelliana: allievi e compositori Contemporanei”.

Altre tappe canavesane saranno:

 

Venerdì 10 Luglio Romano C.se

Ensamble Les Nations

“Un virtuoso dimenticato”

 

Domenica 26 Luglio – Romano C.se

Tripla Concordia

Johann Sebastian Bach - 1685-1750

Te Complete(d) Triosonatas Project

 

Lunedì 27 Luglio – Romano C.se

“Amore o pazzia”

Claudio Astronio direttore

 

Giovedì 30 luglio – Scarmagno

Nello stile Italiano o nello stile francese?

“Viaggio negli stili musicali del Barocco”

 

Venerdì 31 luglio – Perosa C.se

“J.S. Bach e G. F. Haendel

“la sfida mancata”

 

Domenica 2 agosto – Romano C.se ORE 17

Concerto finale dei corsi

TUTTI I CONCERTI DI ANTIQUA SONO A INGRESSO GRATUITO.

 Per prendere visione del calendario completo  consultare il sito www.accademiadelricercare.com.

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Articolo pubblicato il 10/06/2015