Polizze mutui: molti i casi di “vendita forzata”

La Banca d’Italia e l’Ivass denunciano anomalie chiedono maggiore informazione e trasparenza sulla vendita delle polizze mutui

Le polizze assicurative abbinate ai mutui finiscono nel mirino della Banca d’Italia e dell’Ivass. Il provvedimento è stato preso in seguito alla segnalazione di molteplici criticità e anomalie nella vendita delle assicurazioni spesso abbinate ai vari finanziamenti. Si tratta di servizi finalizzati a tutelare il cliente e la banca da eventuali rischi di insolvenza, ovvero nel caso in cui si verifichino degli eventi negativi che non consentano più di far fronte ai pagamenti delle rate del mutui. A tal proposito occorre precisare che si tratta di un servizio facoltativo e non obbligatorio, le cui condizioni variano in base alla banca e all’istituto di credito prescelto. Per valutare le proposte e le condizioni offerte dal mercato è possibile accedere ai servizi per i mutui del comparatore SuperMoney e individuare la soluzione che meglio si adatta alla propria situazione finanziaria.

Le polizze mutui finiscono nel mirino di Bankitalia e dell’IVASS

L’avvio delle indagini sarebbe scattato in seguito alle numerose segnalazioni di casi di “vendita forzata”, spesso basati su procedure poco trasparenti e anomale. Secondo un comunicato diramato al termine dell’incontro tra la Banca d’Italia e l’IVASS sarebbero emerse «numerose criticità nella produzione e nella distribuzione di polizze abbinate a finanziamenti». Per questa ragione saranno presto avviati degli «approfondimenti sulla struttura e sui livelli di costi delle polizze abbinate ai finanziamenti» in modo da fornire al mercato indicazioni in merito per «richiedere un riallineamento dei prodotti e delle prassi di vendita».

Le indagini condotte dalle due Authority avrebbero messo in luce delle criticità sia nella fase di produzione delle polizze sia nella fase di distribuzione, coinvolgendo alcune compagnie assicurative, banche e società finanziarie. Tra gli aspetti più critici: l’eccessiva standardizzazione delle procedure; la tardiva e in alcuni casi mancata restituzione del premio “non goduto” in caso di estinzione anticipata del finanziamento; ed ancora le coperture “rotanti” in funzione dello status del cliente al momento del sinistro. Tra le procedure ricorrenti rientrerebbe anche la scarsa informazione e la mancanza di controlli per la definizione di polizze adeguate e in linea con le effettive esigenze del cliente.

I risultati delle indagini e l’indicazione degli interventi sono stati illustrati da Elena Bellizzi per l’Ivass e da Magda Bianco per la Banca d’Italia, che hanno ribadito l’intenzione di entrambe le istituzioni di collaborare per tutelare i clienti e creare delle procedure corrette e trasparenti per le imprese, banche ed assicurazioni. Le nuove procedure dovranno essere conformi anche alle indicazioni fornite dagli organismi internazionali, che intendono avviare ulteriori approfondimenti sulla struttura e i livelli dei costi delle polizze abbinate ai mutui e ai finanziamenti in generale.

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Articolo pubblicato il 09/06/2015