Ancora sulla morte misteriosa di Camillo Cavour

Gli scrittori Giovanni Fasanella e Antonella Grippo ipotizzano che Cavour sia stato volontariamente ucciso dai suoi medici curanti a seguito di una congiura inglese le cui motivazioni, sinceramente, non ho completamente percepito

Giovanni Fasanella e Antonella Grippo nel loro libro “Intrighi d’Italia”, col sottotitolo “1861-1915. Dalla morte di Cavour alla Grande guerra: le trame nascoste che non ci sono sui libri di storia” (Milano, 2012), hanno indicato fra “I misteri del passato che hanno fatto l’Italia di oggi” in primo luogo “La morte di Cavour «salassato come un vitello» dai suoi medici”.

Alla morte di Cavour, Fasanella e Grippo dedicano due capitoli.

Il Capitolo 1., “Cavour «salassato come un vitello» ci presenta la ricostruzione della morte di Cavour, i vari protagonisti della vicenda, le successive ipotesi di avvelenamento e di morte per malaria.

Fasanella e Grippo dimostrano un notevole (e invidiabile!) piglio giornalistico nell’affrontare questa massa di materiale, in parte ormai scontato e piuttosto datato, in modo da vivificarlo e da evidenziarne presumibili lati oscuri.

Ma per giungere a questo intento non mancano le forzature.

Tutto questo per arrivare all’affermazione che sarebbe opportuno, anche se oggi appare improponibile, riesumare Cavour.

Questa riesumazione è considerata da Fasanella e Grippo come un indispensabile e doveroso atto chiarificatore di un mistero del passato prossimo. Non sembrano però molto convinti che una eventuale ricognizione sui resti di Cavour confermi l’ipotesi dell’avvelenamento, malgrado tutti i sospetti palesati in precedenza.

Le conclusioni da loro esposte al termine del Capitolo 1., preparano il lettore alle affermazioni del Capitolo 2., dove ipotizzano che Cavour  sia stato volontariamente ucciso dai suoi medici curanti: ricordano che fin dalla morte di Cavour, negli ambienti medici inglesi si era parlato di una morte provocata dagli eccessivi e sconsiderati salassi, si era usata l’espressione “salassato come un vitello” che dà appunto il titolo al capitolo.

Lo stesso Cavour aveva chiesto di essere salassato ma i suoi medici non capivano che avrebbero finito per ucciderlo?

Fasanella e Grippo vedono la malafede in questo comportamento dei medici e, a loro avviso, erano convinti della malafede dei medici vari esponenti liberali torinesi cavouriani.

Il capitolo n. 2 «Assassinato dai medici» ci offre nuovi elementi, ignorati a quanto pare anche dagli storici accademici italiani: le lettere di sir James Hudson, ambasciatore britannico a Torino presso il Regno Sardo e il Regno d’Italia.

Queste lettere di sir Hudson, citate direttamente dall’Archivio londinese di Kew Gardens, non sono però riportate con testo originale integrale e traduzione a fronte ma, per così dire ‘a pezzi e bocconi’, in modo da fornire il sostegno alla tortuosa ipotesi dell’eliminazione di Cavour voluta dall’Inghilterra.

Dalle lettere emergono comunque molti spunti interessanti, non solo al riguardo alla morte di Cavour ma anche per quanto concerne la sua attività politica nei giorni precedenti alla morte.

Sir Hudson seguì il decorso della malattia e accusò i medici curanti: le sue lettere appaiono particolarmente interessanti, in particolare, una del 6 giugno 1861 che indica la morte di Cavour come “assassinio compiuto dai medici” e introduce un elemento assolutamente nuovo, quello di un infuso di lauroceraso, bevuto alle 6 del pomeriggio del 5 giugno, quando il dottor Riberi “ha completato l’opera iniziata dai suoi colleghi”.

Il lauroceraso, ricordano Fasanella e Grippo, può provocare sintomi che ricordano quelli manifestati da Cavour al 29 maggio, dopo la visita alla Ronzani: l’infuso di lauroceraso sarebbe stato ordinato da Riberi per completare “l’opera iniziata dai suoi colleghi” mediante gli sconsiderati salassi.

Lord Russel cercò di verificare le accuse di sir Hudson ma poco significative ci appaiono le ‘perizie’ elaborate su sua richiesta da alcuni medici inglesi ed esposte nel libro: sapevamo già che i medici inglesi erano fortemente critici verso le terapie adottate a Torino per curare Cavour.

Fasanella e Grippo ritengono, invece, che l’ipotesi dell’uccisione di Cavour sia “storicamente più che fondata”, anche se manca la prova scientifico-giudiziaria, perché all’epoca non venne fatta l’autopsia né una inchiesta della magistratura.

Gli assassini di Cavour sarebbero quindi il nebuloso dottor Rossi, Angelo Camillo Maffoni e Alessandro Riberi, il quale morì pochi mesi dopo.

Fasanella e Grippo non lo dicono ma pare di cogliere l’idea che la morte di Riberi non sia stata del tutto naturale, in omaggio alle vedute di un ‘complottismo’ sfrenato.

Devo confessare di essermi un po’ perso nel labirinto di personaggi illustri e dimenticati, associazioni, circoli, società segrete e contesti politici affacciati da Fasanella e Grippo per spiegare la loro ipotesi della morte di Cavour voluta dall’Inghilterra.

Non voglio assumere un ruolo di debunker ma, sinceramente, nella morte di Cavour non riesco a condividere tutti questi elementi ed atteggiamenti sospetti nei personaggi messi in scena… proprio io che sono sensibile ai discorsi sulle scie chimiche e sull’11 settembre, dubito che l’uomo sia andato sulla Luna e, fin dai tempi dell’Università, non credo assolutamente alla teoria darwiniana.

L’unica ipotesi che potrei ritenere attendibile è che la malaria si sia sommata alle lesioni di qualche grave malattia venerea…   

Nel mio libro “La morte di Camillo Cavour. Storia di un’inquietante ipotesi risorgimentale” (2011), avevo scritto che si è portati a pensare che Cavour sia stato avvelenato in casa della Ronzani, poiché si tende a escludere che questo delitto sia avvenuto nel palazzo di famiglia.

Ritenevo anche che un buon scrittore di romanzi polizieschi, meglio se non italiano, poteva trovare molti sistemi per avvelenare Cavour nel suo palazzo, senza coinvolgerne i parenti.

Avevo in mente John Dickson Carr (1906-1977), autore di polizieschi storici e maestro dei delitti della camera chiusa.

Due autori italiani ci sono quasi riusciti perché l’ipotesi di Fasanella e Grippo rappresenta certamente una buona trama per un “giallo” storico sulla morte di Cavour!

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Articolo pubblicato il 08/06/2015