"Astronave Max", fermata Torino

MAX PEZZALI ospite della nostra città, per il "firma copie" del suo ultimo cd. Civico20 News era presente. ESCLUSIVO!

Vedere negli occhi dei propri figli la gioia, la felicità, è una cosa davvero impagabile, una cosa che ti scalda il cuore.

A volte basta poco, a volte ci si deve impegnare, a volte basta accompagnarla (specie se è quasi sedicenne come la mia), al “firma copie” del suo artista preferito, anzi del suo mito assoluto, con la recondita speranza che il mestiere del papà, contribuisca a fare in modo di incontrarlo.

Qundo avevo più o meno l’età di mia figlia, la distanza fra artista e fan era molto meno marcata, la radio mandava in onda le canzoni a richiesta e i vari parchi comunali ospitavano i cantanti e molto spesso era facile farsi fare l’autografo e scambiarsi una stretta di mano. Non esistevano i selfie. Poi, nel corso degli anni, con la complicità di manager, security, transenne sempre più lontane dal pubblico, questa distanza è andata pian piano aumentando, fino a rendere gli artisti quasi “intoccabili”.  La TV ha fatto il resto.

Video killed the radio star e li ha ingabbiati in clip da sei minuti. 

Solo negli ultimi anni, la moda del “firma copie” o “signing session”, se preferite, ha contribuito a ridurre il gap tra l’artista ed il proprio pubblico.

I detrattori parlano di mera operazione commerciale, in fin dei conti il cd lo devi comprare per forza, mentre i sostenitori ne parlano in termini entusiastici, vista la possibilità concreta di avvicinare fisicamente il proprio idolo.

Personalmente, propendo per la seconda ipotesi: il “firma copie” è sicuramente un bel momento di intimità, anche se breve, con l’artista che ci fa emozionare, magari piangere, all’ascolto delle sue canzoni.


Max Pezzali è stato protagonista di questa iniziativa, il 2 Giugno, presso il Mondadori store di Via Monte di Pietà, a Torino.

Folla delle grandi occasioni, con ragazzi e ragazze in coda sotto il primo sole torinese, fin dalle prime ore del pomeriggio.

L’artista pavese è arrivato all’appuntamento puntualissimo, a bordo di uno scooter, senza essere riconosciuto, e prima di concedersi ai fan, ha gentilmente accettato di rispondere a qualche domanda, riguardante il suo ultimo lavoro “Astronave Max”, e non solo.


Max, disco nuovo di soli inediti a quattro anni di distanza da “Terraferma”.

Si! Dici bene, dopo quattro anni, considerando anche il disco di duetti. Siamo stati in giro negli ultimi anni con del materiale “vecchio”, già edito. Ritornare con un album di inediti è un modo per stare al passo con i tempi e marcare la propria contemporaneità. E’ sempre una grande sfida, presentare un disco nuovo, è un modo per mettersi in discussione, per mettersi in gioco. E’ molto eccitante.

Il disco nuovo segna un cambio di prespettiva?

Direi di si. Dovuto fondamentalmente anche all’età. Si diventa un po’ più saggi o semplicemente un po’ più vecchi, (ride, ndr). Ci si allontana magari un po’ dalle cose, le si guardano con l’occhio della quotidianità, ma le conclusioni che si traggono sono diverse: più ponderate, più equilibrate.

Trovo molto originale il video del primo singolo estratto, “(Grazie a Dio) E’ venerdi”. Ti dirò che il panorama, mi ricorda qualcosa...

Grazie. E’ un video girato sulla Torino  - Bardonecchia. Di fatto è un modo per prendere per il c#*o la tecnologia legata alla messaggistica, con annessi e connessi. E’ un direct-video molto contemporaneo e se permetti molto diverso da quello che gira abitualmente.

E poi c’è “Fallo tu”...

Certo! Fondamentale! A volte nel rapporto uomo-donna ci si chiede reciprocamente di fare delle cose che sappiamo benissimo non saranno fatte come...(ride, ndr)...e comunque è il modo per far vedere che siamo dei fighi e le facciamo comunque...e allora l’affermazione topica è...il ritornello...invece di rompermi le scatole, fattelo da sola, o da solo...a seconda della prospettiva...così siamo tutti più contenti!

Sono argomenti di cui ho già parlato in altre canzoni, cioè della conflittualità all’interno del rapporto di coppia, con la considerazione di fondo che, fondamentalmente, è inutile crearsi dei problemi quando non ce ne sono.

Nel disco compare Syria.

Unica voce femminile. Ha accettato amichevolmente di fare questa parte. Sono molto contento del risultato.

Qualche anticipazione sul nuovo show e sul nuovo tour.

Guarda, stiamo ancora studiando tutto. Sappiamo solo che dovremo cercare il più possibile di integrare le canzoni nuove, con lo spettacolo che già abbiamo portato in giro due anni fa e che ci ha portato molta fortuna.

Insomma cercheremo di proseguire su quest’onda, facendo un po’ di selezione fra i pezzi di...seconda fascia...chiamiamoli così, per non scontentare nessuno. Ci lavoreremo  sopra.

Tu hai scritto una canzone che è un inno agli anni ’80, che mi fa venire i brividi ogni volta che la sento. Quindi da autorevole interlocutore ti chiedo, cosa è rimasto degli anni ’80?

Bah...è rimasto relativamente poco. Io credo che sia rimasto essenzialmente l’idea di ritornello, l’idea di canzone pop. Ecco, questa cosa è stata proprio forgiata negli anni ’80.

Grazie per la disponibilità. In bocca al lupo per il nuovo tour e il nuovo disco. Ci vediamo in autunno al cancerto!

Crepi il lupo! Ti aspetto!


Dopo l’intervista e la firma di un cd per me molto importante, Max si è concesso per quasi tre ore ai presenti, sempre cordiale e sempre sorridente.

Anche mia figlia, naturalmente si è fatta autografare e dedicare la copia di “Astronave Max”, compresa la foto di rito.

Vi lascio immaginare l’espressione che aveva dipinta sul volto, all’uscita dello Store.

Impagabile.

Le foto del servizio sono di Roberto Troisi Ph (www.troisifoto.com).

Stay always tuned !!!


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Articolo pubblicato il 07/06/2015