Coefficiente di Gini : valutare lo stato di equilibrio economico degli abitanti di una nazione

Oltre al solito PIL, vi sono altri parametri economici per valutare lo stato di salute di una nazione

Corrado Gini (Motta di Livenza, 23 maggio 1884 Roma, 13 marzo 1965) è stato uno statistico, economista e sociologo italiano.

Da un punto di vista strettamente statistico, i contributi di Gini si riferiscono principalmente a valori medi e variabilità e associazione tra variazioni statistiche, con contributi originali anche per l'economia, la sociologia, la demografia e la biologia.

Negli ultimi anni si continuano a considerare indici come il PIL ( Prodotto Interno Lordo) sia complessivo che pro capite quali fondamentali per valutare le condizioni di benessere di una nazione, ma è evidente che ciò non basta ad individuare le aree di criticità all' interno della stessa. Il reddito individuale però non è assolutamente un parametro associabile direttamente al PIL pro capite, in quanto la statistica dice esplicitamente che la media non costituisce un criterio oggettivo di valutazione del modo di vivere e delle risorse di ogni cittadino. A questo proposito, per esemplificare, può valere la famosa statistica del pollo di Trilussa : se un individuo ha mangiato due polli e un altro non ne ha mangiato nessuno, la media risulterebbe che ognuno ha mangiato un pollo a testa, mentre invece uno muore di fame e l' altro è bulimico.

Ciò, a grandi linee, può valere anche per numeri più grandi, ad esempio per la Russia dove vi sono molti paperoni grazie al petrolio, mentre vi è una classe diffusa di poveri cittadini che mangiano solo qualche verdura bollita per sopravvivere ( visti di persona nel ceto medio ). Tra le due tipologie - ricchissimi e poverissimi - vi è una differenza enorme, ma non ne risulta una media di una middle class degna di questo nome, cioè abbastanza benestante e diffusa uniformemente nella nazione, anzi il contrario. 

Lo stesso discorso vale per gli USA, dove migliaia di supermiliardari qui residenti dispongono di una ricchezza pari a quella di milioni di persone sullo stesso territorio. Ne fa fede il periodico " Forbes" che pubblica regolarmente le classifiche di questi tycoons, e pone al vertice Bill Gates che ha una ricchezza valutata in almeno 70 miliardi di dollari, cioè un po' meno del  PIL di uno Stato come il Marocco.

Emergono quindi alcuni fattori di valutazione più accurati e più veritieri rispetto alla salute complessiva di un popolo sotto la stessa bandiera, come il coefficiente di Gini, uno degli italiani che ha contribuito moltissimo alla scienza economica , ma  non molto noto come meriterebbe.

Un altro parametro di riferimento che appare sempre più di frequente nelle specifiche tabellari di ogni Paese è l' ISU, o Indice di Sviluppo Umano, di cui parleremo prossimamente in un articolo “ ad hoc”.

Nella figura in alto è possibile riconoscere immediatamente quali sono gli Stati che hanno al loro interno condizioni di equilibrio del reddito individuale, e quelle sono in stati di disequilibrio oggettivo.

La mappa mondiale del coefficiente di Gini  misura la diseguaglianza nella distribuzione del reddito. I paesi a coefficiente di Gini più basso (colore chiaro) sono i paesi dove il reddito è distribuito più equamente. Al contrario, quelli a coefficiente di Gini più elevato sono quelli dove la diseguaglianza nella distribuzione del reddito è maggiore.

Osservando la mappa mondiale del coefficiente di Gini sul reddito, si nota che i paesi scandinavi sono quelli dove il reddito è più equamente distribuito. Seguono la Germania, l'Austria, il Belgio, ecc. La maggior parte delle nazioni Europee sviluppate ha coefficienti di Gini compresi tra 0.24 e 0.36. Questo è anche il valore di Australia e Canada.

Il coefficiente di Gini degli Stati Uniti d'America invece supera 0.4, indicando una maggiore diseguaglianza di reddito nella popolazione statunitense. Tuttavia si deve tenere presente che il coefficiente di Gini può essere fuorviante quando si facciano paragoni tra i paesi geograficamente grandi e i piccoli ; il coefficiente di Gini, infatti, misurato per paesi geograficamente molto grandi, risulta generalmente molto più alto rispetto a ciascun coefficiente calcolato per le sue regioni. Infatti il coefficiente di Gini tiene conto anche delle diseguaglianze regionali, oltre che di quelle locali, all'interno di una stessa popolazione. Per questa ragione i punteggi calcolati per i Paesi europei sono difficilmente comparabili con il punteggio totalizzato dagli Stati Uniti o dalla Cina.

L'uso del coefficiente di Gini può aiutare nella quantificazione delle differenze nella politica e nella filosofia adottate per il benessere e per gli stipendi.







 

 

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Articolo pubblicato il 20/06/2015