142 ONEFORTWO, una mostra per due scultori a Venaria Reale (Torino)

Gabriele Garbolino Ru’ e Andrea Cereda espongono le loro opere presso la Galleria Respublica

A Venaria Reale (Torino), venerdì 5 giugno, alle ore 18:00, presso la Galleria Respublica, in piazza della Repubblica 1/E, di fronte alla Reggia, si inaugura le mostra 142 ONEFORTWO, una mostra per due scultori.

Espongono le loro opere Gabriele Garbolino Rù e Andrea Cereda.

Dopo essersi diplomato in scultura all’Accademia di Belle Arti di Torino nel 1996, Gabriele Garbolino Rù partecipa ad una serie di mostre collettive tra cui “Vanitas” al Museo Sandro Parmeggiani di Renazzo (Cento, FE) e alla Fondazione Palazzo Bricherasio di Torino.

Nel 2008 una sua opera entra a far parte della Collezione di scultura della Fondazione Gianadda, di Martigny, Svizzera, espone ad ArteFiera a Bologna e al Pavillon des arts e du design, Jardin des Tuileries, a Parigi.

Realizza i ritratti bronzei dei successori di Don Bosco per la chiesa di Maria Ausiliatrice a Torino, i gruppi scultorei dedicati alla Madonna della Salette per il Santuario di Viù (Torino) e il Cristo Risorto ligneo per l’Abbadia di Oulx (Torino).

È autore di opera pubbliche tra le quali: “Eclissi di sole” per il Parco di scultura di Ostellato (Ferrara), il monumento ai caduti sul lavoro per il comune di Collegno (Torino), “Uno di noi” per il Comune di Pianezza (Torino), “Stele dell’adolescenza” per il parco di scultura di Viù (Torino), “Atleta” per il centro sportivo di Marene (Cuneo), “lavoro edile” per la Cassa Edile di Savona e il monumento alle missioni umanitarie di Diano Marina (Imperia).

Tra le mostre personali ricordiamo “Ipotesi per un ritratto contemporaneo” nella galleria Nobile di Bologna e “Gabriele Garbolino Rù” al Museo d’Arte Moderna Fabbriche Chiaromontana di Agrigento.

Del 2013 è la sua personale “Ritratto multiforme” e la partecipazione alla collettiva “Alluminio tra Futurismo e contemporaneità”, presso “Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento” a Montevarchi (Arezzo).

Nel 2015 è presente alla mostra “Holy Mister y” (Il sacro e il mistero nell’arte contemporanea) nella Chiesa del Sacro Volto di Torino, in occasione dell’Ostensione della Sindone.

Nato a Lecco nel 1961, Andrea Cereda vive a Robbiate, un paese della Brianza.

La sua attività espositiva inizia nel 2011, da allora molte le mostre sia in Italia che all’estero.

Arriva al mondo dell’arte passando per l’esperienza maturata nel campo della pubblicità. Per realizzare i suoi lavori utilizza ferro e lamiere di vecchi bidoni scoloriti, consunti, arrugginiti, recuperati in discarica o trovati in qualche vecchio casolare, assemblati fra loro e tenuti insieme da cuciture o da saldature “urgenti”, come ama definirle l’artista.

Le sue opere partono dal materiale trovato e si fondano su un’idea estetica e concettuale di base che lascia molto spazio all’istinto.

Da anni collabora con le sue opere alle edizioni Pulcinoelefante di Alberto Casiraghy.

La mostra rimarrà aperta dal 5 giugno fino al 5 luglio, con il seguente orario:

dal mercoledì alla domenica, 10:00 – 12:30 e 15:00 – 19:30.


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Articolo pubblicato il 01/06/2015