Il cavalier Benito Mussolini ? Cittadino onorario di Rivoli ( To)

Solo alcuni giorni fa una delibera per cancellarlo dai cittadini benemeriti del Comune di Rivoli

Con un decennale ritardo rispetto a quanto ci si poteva apettare da una città come Rivoli ( To) che ha pure la piazza principale dedicata ai martiri della Resistenza, viene revocata la cittadinanza onoraria al cavalier Benito Mussolini.

 

La stampa locale riferisce i fatti scoperti dal M5S :

 

Benito Mussolini? Cittadino benemerito di Rivoli. E da ben 91 anni. Era il 24 maggio 1924, infatti, quando il commissario prefettizio Arturo Segre gli conferiva il titolo onorifico. E lo faceva «aderendo al desiderio espresso da molti autorevoli cittadini, desiderosi di tributare al Capo del Governo e restauratore delle fortune d’Italia, la loro ammirazione e il loro consenso». Così scriveva nella motivazione. E aggiungeva che «con giusto orgoglio» poteva offrire questo riconoscimento «all’Uomo che impersona le virtù della stirpe e che ha saputo redimere la Nazione liberandola dalle follie faziose e dalla tirannia dei senza patria».

 

Quasi un secolo dopo la città di Rivoli di questa scelta non è più tanto orgogliosa. E proprio ieri sera il consiglio comunale, all’unanimità, ha votato la revoca. «Ho scoperto questo documento sfogliando l’archivio storico - ammette Giovanni Verna, consigliere del Movimento 5 Stelle -. E mi ha stupito scoprire che la nostra città, che ricorda con tanta passione i suoi martiri della Resistenza, abbia tra i cittadini benemeriti proprio il Duce». Così prende carta e penna e scrive una mozione per chiedere di riparare, con 70 anni di ritardo dalla Liberazione, alla «stortura». «Pensare che il documento è stato inserito nell’archivio on line una decina di anni fa - commenta -, ma o nessuno ci ha fatto caso o nessuno ha avuto il coraggio di porre rimedio. E di sindaci se ne sono alternati in tutti questi anni».

 

Franco Dessì, primo cittadino attuale, invece non ha dubbi. «Revocare la cittadinanza a Mussolini? Ovvio che sono d’accordo, anzi d’accordissimo - dichiara -. Non sapevo di questa benemerenza altrimenti l’avrei fatto subito. L’antifascismo è nel Dna mio e della mia famiglia. Per questo correremo subito ai ripari e casseremo questa benemerenza».

 

 

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Articolo pubblicato il 29/05/2015