Immigrazione clandestina: i ministri dilettanti allo sbaraglio vogliono fare la guerra, ma sono bloccati da Renzi

Per arginare il boom di arrivi dei clandestini in Piemonte, Gianna Gancia chiede l’intervento di Chiamparino

Sul fronte internazionale si chiude una settimana pulcinella per la nostra politica. L’infaticabile Mogherini si reca al Palazzo di Vetro dell’Onu, per invocare misure conto gli scafisti, che prevedano l’affondamento dei barconi nei porti libici.

Parimenti, tra le proteste di Inghilterra, paesi Nordici e Ungheria, Il Governo Italiano, pare con il supporto dell’Europa, chiede che ogni Paese si accolli quote d’immigrati, sino a quando non si sa, considerato l’esodo costante e massiccio di profughi sulle nostre coste.

Intanto, in attesa di nuovi summit, ogni Paese si comporta come crede, e  qualche ministro italiano si sente già virtualmente investito da ruolo di comando, per distruggere i battelli direttamente nei porti libici, in dispregio della sovranità dello Stato libico, con le conseguenze facilmente immaginabili. Ci pensa allora Matteo Renzi per ribadire che non sarà un intervento armato sulle coste libiche a risolvere il problema dell’immigrazione clandestina.

"La pace non si porta con un’invasione - ha sottolineato il premier - ma serve un controllo internazionale delle coste libiche per evitare uno 'schiavismo' da parte dei trafficanti di essere umani".

 Intanto gli immigrati continuano a sbarcare a migliaia e ad essere sistemanti a pioggia nelle regioni che, come il Piemonte dicono di sì la diktat renziano. Poi, molti immigrati, non amanti del suolo italico, cercano di trasferirsi altrove, passando dai nostri confini. Il tutto non in modo indolore.

Cinquecento migranti fermati negli ultimi due giorni, oltre trecento la settimana scorsa, più di settecento quella precedente, questi sono gli ultimi dati che ci toccano da vicino. Tra la frontiera italiana e la stazione ferroviaria di Nizza, la situazione sta tornando esplosiva. Lo documenta il quotidiano francese “Nice-Matin”, citando dati delle forze dell’ordine e dello stesso prefetto Francois-Xavier Lauch, secondo cui non c’è da sorprendersi, “visto quello che succede in Italia”.

 La Francia ovviamente provvede a rispedire i profughi al mittente scaricandoli tra le province d’Imperia e di Cuneo.

«I prefetti francesi respingono l’invasione – interviene la presidente della Lega Nord Piemont, Gianna Gancia -, quelli italiani ricevono ordini da Renzi per spendere i soldi pubblici nell’apertura di caserme e centri di accoglienza».

Secondo la presidente Gancia, “la Francia fa bene a difendere i suoi confini, ma questa è la dimostrazione che il piano sui migranti sbandierato da Renzi e dall’Europa è una presa in giro”: «La pazienza è finita – attacca la Gancia - e soprattutto non possiamo più permetterci questa situazione. L’Inghilterra di Cameron ha ragione a non accogliere nemmeno uno dei profughi soccorsi nel Mediterraneo. Per troppo tempo siamo stati una società passivamente tollerante, abbiamo chiuso gli occhi davanti a migranti irregolari e “predicatori di odio”.

 Questa Europa ci sta portando alla rovina, su immigrazione e terrorismo ci vuole “tolleranza zero”, migranti irregolari e profughi vanno rimandati e aiutati a casa loro e non più ospitati da noi a spese dei contribuenti».

Intanto, la presidente leghista chiede di porre immediatamente all’ordine del giorno del Consiglio regionale del Piemonte un dibattito serio e approfondito sulla questione immigrazione: «I nostri Comuni invocano risposte – sostiene Gianna Gancia -,  Chiamparino non può continuare a far finta di nulla».

Con quale faccia attonita o sorniona Chiamparino si presenterà martedì prossimo, all’apertura del Consiglio Regionale?

 

 

 

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Articolo pubblicato il 18/05/2015