Il progetto del governo per la banda larga

Un piano ambizioso che prevede di raggiungere tutta l' Italia con il cavo a banda larga

Sembra definitivamente tramontata l' ipotesi di utilizzare  Metroweb per il progetto italiano della  banda larga. Ma, a quanto sembra, nemmeno Telecom sembra che se la passi tanto bene, stando alle indiscrezioni di alcuni bene informati su quanto sta progettando il governo sul suo piano ambizioso della banda larga.

Il governo punta sulle grandi reti infrastrutturali per le telecomunicazioni, e si parla di uno stanziamento di 6.5 miliardi di euro in cinque anni per la fibra ottica. 

La vera novità di questo progetto è il tentativo di coinvolgimento di Enel da parte del governo italiano, quale vero e proprio amichevole " persuasive attempt", dal momento che Telecom Italia ha dimostrato di non voler condividere il proprio potere esclusivo, esercitato quale detentore delle rete  italiana di telecomunicazioni via cavo. Enel è un colosso controllato dal ministero del Tesoro, e quindi tutto il progetto banda larga sarebbe pianificato e realizzato " in casa".

Enel avrebbe tutte le qualità richieste per diventare la società protagonista della banda larga in Italia, e sarebbe disposta a posare i nuovi cavi in fibra ottica, compiendo un vero e proprio salto qualitativo superando abbondantemente la portata su cavo di rame, attualmente utilizzato da Telecom, e lasciando quest' ultima società nell' angolo a guardare.

La differenza sostanziale tra il cavo di rame tradizionalmente utilizzato per le comunicazioni telefoniche e la fibra ottica non è la velocità di connessione, come comunemente si crede, ma la quantità di informazioni che passa nel cavo nell' unità di tempo. La portata della fibra ottica è molto superiore a quella del cavetto di rame. Facendo un paragone con le tubature dell' acqua, il cavo di rame è simile al tubo del rubinetto, mentre la fibra ottica è come una condotta forzata che spinge l' acqua in una turbina a valle di una diga, ed è per questo motivo che si definisce " banda larga".

L' operazione con Enel si basa su una recentissima normativa che consente di posare il cavo della banda larga sui tralicci per le condutture elettriche, con la partecipazione di Terna. Con questa opportunità si supera la complicazione di effettuare scavi ed i permessi relativi, e quindi anche i costi sarebbero notevolmente più bassi che posare i cavi nel sottosuolo. Il governo ha anche dichiarato, tramite il Sottosegretario allo sviluppo economico Antonello Giacomelli che " Il governo fissa gli obiettivi e gli incentivi agli operatori, a cui spetta se e come conformarsi a quanto previsto nel nostro progetto, e quindi impostare i propri piani in merito".  Giacomelli poi prosegue " Per gli operatori che manifestano la volontà di investire nel progetto della banda larga vi sono degli incentivi. Vincerà chi proporrà i tempi di realizzazione più brevi e costi minori dei concorrenti " Quindi un' altra gara pubblica si profila all' orizzonte, e non è detto che vinca Enel.

Intanto, però, dopo l' indiscrezione di una preferenza data ad Enel da parte del governo, ipotesi tutta da verificare, il titolo Telecom Italia ha subito vendite oltre misura con scambi molto superiori alla media giornaliera, con il conseguente ribasso del titolo . Subito dopo la notizia, Enel non è invece andata oltre gli scambi di una normale giornata di borsa, ed il titolo non è attualmente sotto tiro da parte degli speculatori. 

La presidente Enel Patrizia Grieco ha poi dichiarato: " Noi facciamo il nostro mestiere, oggi e domani. E' chiaro che le infrastrutture dovranno evolvere anche nel mondo dell' energia. A prescindere da Enel, credo che la banda larga sia un obiettivo strategico per l' Italia ".

Nei prossimi mesi quindi prepariamoci a vedere i diversi concorrenti affilare le armi ed affrontarsi per il progetto della banda larga, che è un piatto succoso a cui le grandi società italiane protagoniste del mercato sia dell' energia che delle telecomunicazioni  non si tireranno indietro. Con l' auspicio che non si presenti qualche società straniera che metta sul piatto della bilancia qualche milione di euro in più.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 17/05/2015