Pianificazione finanziaria e previdenziale

L’aspetto prevalente della cultura finanziaria

Stiamo vivendo tempi difficili e in tempi difficili diventano imperanti 2 necessità:

proteggere il poco o tanto denaro che si e faticosamente accumulato nel tempo e  accumulare qualche cosa  per un futuro che si preannuncia  sempre piu’ difficile da vivere.

Per mettere al sicuro il proprio patrimonio non ci si puo’ basare su mere astrattezze, su credenze storiche, sulla provvidenza, ma occorre operare in modo matematico, basandosi su regole verificate e confermate, creando un conseguente processo di pianificazione per le decisioni operative da attuare.

Le decisioni in materia influenzeranno in modo determinante  il nostro  futuro e quindi dovranno avere una stretta correlazione con i nostri parametri personali:                

- tenore di vita    

- aspettative

- lavoro

- famiglia

Ma questo processo e’ molto complesso e statisticamente si e’ visto che poche persone riescono a gestirlo con la dovuta efficienza e lungimiranza, perche’ si tratta anche di un processo in itinere che va modulato secondo i vari periodi della vita  che sono assai diversi uno dall’ altro.

La vita umana e’ molto diversa se vissuta nella 1^ 3^o 5^ eta’.

Inoltre le competenze in materia finanziaria e previdenziale sono quasi assenti nel bagaglio culturale della maggior parte della popolazione italiana, e non esiste una cultura di gestione del risparmio, ma neppure della spesa e spesso le decisioni in materia sono prese piu’ per impulsi emotivi che non razionali.

Ecco perche’ si va sempre piu’ diffondendo la necessita’  dell’ insegnamento della cultura finanziaria,  definita come quel complesso di nozioni, dati ,competenze che permettono di capire almeno a livello di base il contesto economico entro il quale ci muoviamo e dove rendiamo operative le nostre decisioni.

Ma la cultura finanziaria e’ molto di più, perche’ la prima cosa che prende in esame e’ la vita umana. Tutte le  scelte che verranno fatte saranno correlate ai vari periodi della nostra vita e in funzione di tutti i parametri specifici ed unici di ogni singolo periodo.  

Sappiamo tutti bene quanto sia difficile districarsi nella burocrazia e nella legislazione del nostro paese, inoltre ultimamentei il quadro generale ha subito una forte accellerazione dei parametri negativi:

- dal 2013 l ‘eta’ pensionistica è stata agganciata alle aspettative di vita europee in maniera automatica.

- l ‘ invecchiamento della popolazione italiana continua con un incremento impressionante insieme all’allungamento della longevita’.

(gia’ questi due fattori insieme sono da soli  in grado di esercitare una influenza nefasta sul quadro pensionistico).

- un altro rapporto estremamente preoccupante e’ quello tra individui attivi e pensionati: siamo passati  da 24 anziani ogni 100 attivi nel 1995 a 31 contro 100 nel 2010, avremo 50 contro 100 nel 2030

Mi chiedo qual sara’ la qualita’ della vita con questa escalation. E’ indubbio che il sistema del welfare italiano crollera’ ben prima del 2030  se pensiamo che gia’ nel 2025 ( tra 10 anni!!) avremo ogni 2 over 75 solo 1 under 15 !! Cosi’ crollera’ il livello di sostenibilita’ del tenore di vita assicurato-con difficolta- oggi dalle pensioni di vecchiaia.

Allora,…tutti questi elementi ( ma ve ne sono molti altri) gia’ oggi devono essere considerati dei dati essenziali da inserire nelle nostre pianificazioni che riguardano il nostro ecosistema famigliare, in particolare per quanto attiene alle integrazioni pensionistiche private ormai indispensabili per avere una buona qualità della vita nel periodo pensionistico.

Ognuno di noi dovrebbe gestire il proprio ecosistema come una azienda , con tanto di bilancio, conto economico e patrimoniale,  preventivi e consuntivi, perche’ non bisogna dimenticare che se da un lato abbiamo le entrate, dall altro abbiamo le uscite che vanno ugualmente pianificate e gestite.

A questo punto e’ abbastanza evidente  che pochi potranno gestire con successo in totale autonomia questo iter e quindi diventera’ sempre piu necessario affidarsi a professionisti qualificati nei diversi campi: fiscale, finanziario, previdenziale, medico, del lavoro ecc.

Quanto detto sin qui,  come intuibile, rientra nella grande sfera dell ‘educazione finanziaria , oggi quanto mai necessaria per garantire il nostro futuro benessere fisico e mentale.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 12/05/2015