Parco Braccini ostaggio dei merenderos

I residenti si lamentano di musica e degrado dei sudamericani

Musica ad alto volume, urla, bottiglie abbandonate, rifiuti gettati a terra, degrado. Questo è il drammatico scenario che si presenta davanti agli occhi dei residenti della Circoscrizione 3 ogni qualvolta passino davanti al parco Braccini, nel tratto compreso tra via Braccini e via Osasco.

Qui, circondato dai grandi palazzoni, sorge un parco dotato di campo di calcetto, giochi per i bambini e un parcheggio. Da parecchi mesi a questa parte il parcheggio diviene tutte le sere sede del ritrovo di un gruppo di sudamericani che, ignorando deliberatamente le regole relative all’occupazione del suolo pubblico e soprattutto quelle della civile convivenza, danno vita ad una filiale del parco della Pellerina, con musica troppo forte, distribuzione incontrollata di cibo e bevande consumati sui tavoli abusivi e lasciando puntualmente a terra i resti della loro festicciola.

Questo parco, che nasce per il divertimento dei bambini e come ritrovo dei ragazzi, è diventato impraticabile a causa delle numerose bottiglie di alcolici rotte che costituiscono un pericolo per i più piccoli. Senza considerare il fatto che i rifiuti dei banchetti ovviamente non vengono smistati negli appositi cassonetti ma restano per terra ad aumentare la situazione di degrado.

I cittadini, stanchi di questa realtà, o più semplicemente desiderosi di poter dormire la notte anziché ascoltare forzatamente musica sudamericana, si sono più volte rivolti ai vigili urbani i quali hanno mandato la volante, hanno fatto abbassare la musica ma non hanno mai imposto lo sgombero dell’assembramento.

Questa situazione, già catastrofica, è riuscita a peggiorare durante le prime serate del mese di maggio, in cui i sudamericani hanno abbandonato il parcheggio per spostarsi nell’area dei giochi per i bambini e del campo da calcio, aumentando di numero e diventando circa 50 individui e alzando ancora di più il volume della musica, conseguenza della forza che deriva dall’elevata presenza di persone.

La consigliera della Lega Nord in Circoscrizione 3, Chiara Bosticco, ha raccolto le lamentele dei residenti: “Questa situazione va avanti da troppo tempo nonostante il fatto che le forze dell’ordine ne siano informate. Adesso sono ancora più numerosi e hanno occupato una porzione di parco più ampia. Dal momento che queste sono le prime serate con un clima di caldo – prosegue Bosticco – non vorrei che si andasse avanti così fino a settembre, perché la gente vuole dormire”.

I clienti del chiosco che sorge sul parco sul lato di via Osasco raccontano anche i pericoli che queste persone creano nel momento in cui lasciano la festa, affermando che in molti si allontanano a bordo delle proprie vetture completamente ubriachi. Il mese scorso, continuano i fruitori del bar, una macchina con a bordo due di loro ha centrato in pieno un palazzo di una delle vie limitrofe. “Sono evidentemente un pericolo per sé stessi e per gli altri – attacca la consigliera Chiara Bosticco – Se non si vogliono avere sulla coscienza le vite di queste persone ma anche dei passanti falcidiati da chi guida in stato di ebbrezza bisogna procedere immediatamente all’allontanamento del gruppo”.

Questo è solo uno dei luoghi della città di Torino in cui i cosiddetti “merenderos” agiscono infischiandosene delle leggi del Paese che li ospita e soprattutto ignorando i disagi che arrecano al vicinato.

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Articolo pubblicato il 11/05/2015