Al Mauriziano di Torino nel fine settimana è “vietato” ammalarsi di cuore

Il palleggio dell’assessore Saitta

Nel mese di aprile, prima che in Consiglio Regionale iniziasse il tour de force della Legge Finanziaria e del Bilancio Preventivo 2015, l’Assessore Saitta aveva solennemente ribadito, nel corso della discussione su una mozione presentata da consiglieri di Forza Italia, con l’intervento di consiglieri di altri gruppi, la scelta del mantenimento del Dea di II° livello al Mauriziano, a scapito del S.Luigi di Orbassano.

 I fatti e le affermazioni espresse da Saitta, non corrispondono però al vero, con buona pace per la sicurezza ed incolumità di chi si ammala.

Nel corso della riunione del 6 maggio, la consigliera Stefania Batzella del M5S ha presentato un’interrogazione urgente in quanto risulta che nel week end al Mauriziano sono preclusi i ricoveri per gli ammalati di cuore e per essere ricoverati si deve attendere il lunedì mattina.

“Su questa  situazione surreale che riguarda un Hub di secondo livello, ci dichiara Batzella, oggi ho interrogato l'assessore alla Sanità Saitta per conoscere come si intende procedere, nell'immediato, al fine di garantire un'assistenza efficace ed efficiente ai cittadini con problemi cardiovascolari che nel fine settimana si rivolgono al Pronto soccorso del Mauriziano.

 I pazienti infatti sono costretti ad attendere 2 giorni in barella nei corridoi del Pronto soccorso in attesa di un posto letto”.

La cardiologia del Mauriziano è stata ridotta ad una semplice week surgery determinando peraltro la riduzione di 22 posti letto.
“Ancora una volta a pagarne le conseguenze sono i cittadini che a causa della carenza di personale e di un progetto di sperimentazione "per intensità di cure", non potranno usufruire del fondamentale servizio di cardiologia, prosegue la consigliera valsusina.”


Nella risposta, l’assessore Saitta  ha infatti affermato che le responsabilità sono del nuovo direttore generale il quale valuterà la situazione e come intervenire. Saitta inoltre ha fatto riferimento allo sblocco del turn over come possibile soluzione anche a questo disagio, dimenticando però che le necessità di personale nelle ASL di tutto il Piemonte sono ben superiori a quanto sarà possibile assumere con lo sblocco.

 Con questa risposta cosa farà il malcapitato cittadino che accuserà dolori cardiovascolari nei prossimi weekend?

“Continueremo a mantenere alta l'attenzione su questa vicenda, conclude Stefania Batzella, ed a sollecitare l'assessore affinché tutti i cittadini possano usufruire di servizi di vitale importanza per la salute e gli operatori possano lavorare con carichi di lavoro adeguati”.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 09/05/2015