Pianeta Toro - HARAKIRI !
Olimpico deserto per una prova incolore (Foto Lapresse)

L'Opinione - A cura di francesco Venchi

 Contro l’Empoli il Toro ha fatto un doppio harakiri: la clamorosa autorete di Padelli e l’occasione buttata al vento di superare, con la vittoria, l’Inter e il Genoa e di appaiare la Sampdoria in classifica. Come spesso succede, i granata non sono riusciti a capitalizzare le sconfitte delle genovesi e il pareggio casalingo dell’Inter.

In effetti, al di là dell’errore di Padelli, ma errare humanum est, c’è la prova dell’intera squadra che ha lasciato molto a desiderare. Il Toro aveva tutto il tempo per recuperare, ma evidentemente era una giornata no, a prescindere dai grandi meriti dell’Empoli messo ottimamente in campo dall’ex bancario Maurizio Sarri, che ha presentato una squadra molto corta, sempre pronta a pressare.

I “giovanotti” empolesi sono stati trascinati da Saponara e Vecino, che hanno colpito, rispettivamente, la traversa di testa e il palo; inoltre Saponara in un’occasione si è preso gioco del nostro capitano, che è tutto dire. I granata non sono apparsi in forma; arrivavano sempre secondi, e alcuni di loro hanno fornito una prestazione veramente incolore.

Tra questi citiamo Darmian, Molinaro, che ha sprecato una ghiotta occasione, e Martinez. Per contro Tata Gonzales, che è partito titolare per la prima volta in questa stagione, va annoverato tra i meno peggio, al pari di Gazzi e di Maxi Lopez.

La rincorsa all’Europa League diventa ora sempre più difficile, e lo scontro il prossimo lunedì sera a Genova contro il Grifone, sarà molto probabilmente lo spartiacque per tale rincorsa. Ancora una volta il Genoa diventa un ostacolo che si frappone sul cammino del Toro. Non sarà una partita facile, tutt’altro, ma sarà importante vedere come i granata sapranno reagire all’inatteso passo falso subito contro l’Empoli, proprio in concomitanza con il ricordo degli Invincibili. 

Anche se l’obiettivo dell’Europa League dovesse sfumare, la dirigenza del Toro dovrebbe allestire una squadra in grado di lottare per raggiungere quell’obiettivo nel prossimo campionato, perché un ridimensionamento qualitativo e quantitativo del gruppo rappresenterebbe un nocumento significativo, che potrebbe far evaporare il bel lavoro svolto in questi ultimi quattro anni.

No, il Toro non merita e non può ripartire ancora una volta da zero, e se proprio non si riuscisse a tenere tutti i nostri campioni, è auspicabile che i denari introitati da qualche cessione vengano impiegati nel modo migliore, perché i granata meritano di occupare stabilmente la parte sinistra della classifica, e di lottare per la conquista di qualcosa di significativo, che sia l’accesso all’Europa League o il conseguimento di un trofeo, che manca ormai da troppi anni.        

 

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Articolo pubblicato il 08/05/2015