Piero Romitelli: ex allievo di Maria De Filippi, membro dei Pquadro e ora scrittore musicale di successo.
Piero Romitelli

Dietro tanta popolarità si nasconde la bravura e la costanza di un ragazzo di 28 anni che non ha mai smesso di crederci.

Amici di Maria De Filippi, Pquadro e Sanremo: il tuo nome, nonostante la tua giovane età, è scritto nei maggiori format di successo. Qual è il segreto?

Per quanto mi riguarda penso che la mia dote maggiore sia la tenacia. Ovvio che una buona dose di talento serve, esattamente come lo studio, ma quando ti prefissi un obiettivo devi assolutamente essere consapevole che dovrai dedicare corpo e anima alla musica.

L'esperienza con i Pquadro l'hai condivisa con il tuo amico di "scuola", ai tempi di Amici, Pietro Napolano. Che tipo di esperienza è stata?

E' stata un'esperienza incredibilmente bella proprio perchè nata da un'amicizia profonda, insieme abbiamo condiviso il palco dell'Ariston, uno di quei palchi che fa tremare le gambe anche ai grandi, figuriamoci a noi! Diciamo che è stata vissuta con una certa dose d'incoscienza, tipica di due ragazzi di vent'anni, con tutti i pro e i contro che ne derivano inevitabilmente.

A che punto è la tua carriera adesso?

Ora sono un'autore/compositore, ho lasciato le velleità di interprete alle spalle ormai. Insomma, mi dedico alla scrittura e sono sotto contratto Sonyatv. Negli utimi due anni sono arrivato a scrivere per grandi artisti tra cui Marco Mengoni (con la canzone "Non me ne accorgo"), Renga (insieme a Emilio Munga ha composto "Di sogni e illusioni") e i leader delle ragazzine del momento, i Dear Jack. Per i Dear Jack ho scritto, insieme a Davide Simonetta, "Domani è un'altro film" e "Il mondo esplode" brano che hanno poi presentato con successo all'ultimo festival di Sanremo, oltre a 5 contenuti che ho scritto loro tra il primo e secondo album che hanno pubblicato. Inoltre ho anche scritto per importanti cantanti come Chiara Galiazzo e Michele Bravi.

Come vedi Piero musicista tra 20 anni?

Non ne ho idea! Sicuramente spero inannzitutto di esserci. Non so cosa mi riserverà il futuro, ma sono certo di poter affermare che ci sarà comunque della buona musica di sottofondo.

La tua famiglia è indubbiamente una famiglia di talenti: tuo padre è un musicista, tua sorella Valeria anche lei è stata una protagonista molto apprezzata del talent di Maria De Filippi. C'è competizione tra voi?

No assolutamente, anzi! Ho seguito tutto il percorso di mia sorella ad Amici. Valeria è stata la prima a cantare un mio brano: "Il gusto del caffè"; ora stiamo scrivendo insieme per un suo progetto molto interessante, di sicuro ne sentirete presto parlare!

Che strada consiglieresti ad un ragazzo della tua età che ha voglia di esprimere la sua musica?

La strada più facile, ma anche la più pericolosa, è senza dubbio il talent. Più facile perchè se hai la fortuna, e bravura, di arrivare fino in fondo a questi programmi, si ha l'opportunità di avere in tasca un contratto discografico sicuro; il rovescio della medaglia è rappresentato però dal rischio di bruciarsi se non si ha abbastanza talento o se non si è ancora pronti per un'esperienza del genere. Il futuro della musica sono le palylist, ormai i cd non li compra quasi più nessuno. Il consiglio è quindi di creare un canale Youtube dove poter raccontare in musica ciò che si è e cosa si ha dentro.

L'aspetto che salta all'occhio conoscendo Piero, come già detto da lui stesso, è la tenacia, la costante forza di non mollare e credere in quello che ha dentro. Esprimere se stessi non sempre è cosa facile, ma le sue parole, come interprete prima, e come scrittore dopo, raccontano la sua personalità con parole chiare, semplici, senza particolari virtuosismi, insomma, quell'essenziale capace di entrarti nella testa ed emozionarti. Non resta quindi che aspettare che renda pubblico il suo prossimo progetto, sicuri che, non deluderà le aspettative riposte.

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Articolo pubblicato il 08/05/2015