Torino - Un angolo della città in cui è possibile recuperare e disporre di un antico sapere

La libreria Medievalista “L'Ultimo dei Templari” di Gabriella de Costanzi

In Torino è presente un luogo in cui il tempo pare essersi fermato. E' la Libreria Medievalista “L'ultimo dei Templari” di via san Massimo 44, a Torino. Si presenta al visitatore come  un piccolo  locale  dall'aria antica con pareti foderate da ampi scaffali. Su questi sono  sistemati  numerosi libri in cui sono racchiusi i tesori di una tradizione millenaria, a disposizione di studiosi e semplici appassionati interessati allo studio ed all'accrescimento della dimensione più misteriosa ed ineffabile dell'essere umano: la  componente spirituale con cui l'uomo è in grado di ampliare  la propria mente  ed ascendere  a differenti piani che si elevano al di sopra della materia in cui siamo costretti a vivere quotidianamente.

Una scala a chiocciola, sulla destra di chi entra, sottolinea ed accentua la sensazione di un percorso individuale di crescita e di elevazione spirituale attraverso tracce  recuperabili dai numerosi volumi a carattere storico-medioevale in cui è contenuta una ricca documentazione sui temi di pertinenza degli Ordini cavallereschi,  con particolare riguardo ai Templari. Non mancano i volumi riguardanti la Gnosi, l'Esoterismo e le eresie, con le cronache dell'Inquisizione che le combatteva. Sono presenti inoltre volumi di Araldica e manuali di armi antiche e relativa spiegazione delle tecniche di combattimento. Tutto questo proposto in un catalogo di oltre diecimila testi capaci di soddisfare le esigenze  dei lettori.   

Conosciamo e frequentiamo la libreria fin dai primi anni del 1970, avendo avuto la fortuna di scoprirla spinti dalla nostra passione coltivata fin da ragazzi per l'ignoto. Allora  la libreria si chiamava “Tesoretto”;  dietro il banco di vendita, era  possibile  incontrare  Monsignor Baccolini, al secolo padre Gregorio. Era un vescovo della chiesa ortodossa di Kiev, con si intrattenevano lunghe conversazioni pomeridiane ed il cui entusiasmo nei confronti di materie e concetti  liberi dalle banali costrizioni quotidiane, contagiava al punto da non aver mai interrotto la nostra frequentazione. Abbiamo potuto così assistere al passaggio di consegne con Gabriella de Costanzi che ha preso il suo posto, cambiandone il nome in  “L'ultimo dei Templari”, ma mantenendo intatto lo spirito della libreria in cui si può reperire  una fra più complete raccolte di testi sul Medioevo. Ed è' proprio questo il motivo della nostra lunga frequentazione perché proprio nei libri di quell'epoca sono riportati i più antichi segreti dell'Alchimia.

Ne abbiamo parlato con Gabriella, sapiente custode della Tradizione. Ha voluto plasmare la libreria adattandola alla modernità, mantenendo, conservandola intatta, l'impronta classica. Il suo modo di concepire in termini moderni la propria attività, conferendo dinamicità ad un lavoro di norma più tranquillo, è un modello vincente. Ed ecco allora che il  piccolo spazio in pieno centro cittadino si è trasformato in un crogiolo culturale, che sta dando vita a proposte di veri e propri itinerari di riflessione affrontando argomenti come la storia, le arti militari antiche, anche con approccio mediante l'organizzazione di corsi di combattimento medioevale.

Altri itinerari proposti dalla vulcanica libraia, riguardano l'esoterismo,  i miti, la magia e l'Alchimia  con i suoi affascinanti simboli e archetipi. La sorpresa che la libreria riserva, ma che gli studiosi conoscono bene, è una sala antica, ben nascosta all'interno del cortile adiacente la libreria, in cui si tengono incontri divulgativi con un particolare riguardo alle tematiche riguardanti il medioevo, un periodo ritenuto, a torto, oscuro e triste, attualmente riscoperto e nuovamente valorizzato sull'onda della letteratura fantasy. Come mai, le abbiamo chiesto, questo pregiudizio diffuso nei confronti di un'epoca che non fu come ci viene insegnata a scuola? 

“Ma perché – risponde con entusiasmo - non osserviamo a sufficienza quanto ci è stato tramandato da pensatori di altissimo livello, dalla cui fantasia e dai cui studi sono scaturiti capolavori capaci di sfidare i secoli e giungere intatti fino a noi. E' sufficiente leggere quanto scrive Fulcanelli nel primo volume delle “Dimore Filosofali, per avere un quadro esatto di quel che fu un'epoca che si vuole disperata”.

“Esaminando  tutti gli edifici gotici senza eccezione, si noterà che  riflettono una serenità, un’espansività, una nobiltà senza uguali. Osservandone le statue si noterà che rimandano ad  un  carattere pacifico, tranquillo. Sono tutte calme e sorridenti, dall'espressione  bonaria. Talvolta assumono un aspetto grottesco, ma allegro e ricco di insegnamenti. Sono la satira di persone che amavano   bere, ridere e cantare e fare la bella vita. Se il popolo avesse sofferto oltre misura, se le masse si fossero lamentate delle sventure più di quello che fanno oggi, i monumenti ce ne avrebbero lasciato il ricordo. Tutte le manifestazioni elevate del pensiero umano sono nelle medesime condizioni; rivoluzioni, guerre, sconvolgimenti sono  sempre nocive. I nostri giorni, a confronto del Medioevo, sono poi così diversi”? 

“Da tutto quel che ci rimane emergono  una robusta fede  e una grande fiducia nell'avvenire. E' questo, ben dipinto da Fulcanelli, dalla sua osservazione degli  edifici, che mi porta a preferire il medioevo rispetto a quello che mi avevano insegnato a scuola”.

Questo  Medio Evo non stereotipato, visto in tutta la sua complessità, affolla i pochi metri quadri della libreria. Il suo obbiettivo è quello di far riaffiorare, risorgere, nelle coscienze delle persone che ci seguono, gli ideali dell'uomo e del mito. 

 Per questo Gabriella ha dato vita ad un Ciclo di incontri di lettura condivisa, una sorta di conferenza dinamica in cui alla relazione dell'oratore, saranno affiancate letture il cui compito sarà quello di meglio chiarire quanto l'espositore afferma e suggerire testi che potranno permettere, a chi è interessato, di approfondire l'argomento. In tali incontri, la  cui denominazione potrebbe essere “Legenda, ovvero quel che deve essere letto”, l'infaticabile Gabriella  inviterà esperti dei vari argomenti che faranno da guida nella lettura fornendo un aiuto alla comprensione di alcuni brani, rendendo in tale modo le riflessioni ed il dibattito più consapevoli. L’intento di questi incontri è di costruire uno spazio di conoscenza divulgativa  e dibattito su aspetti di un mondo misterioso, lontano ed affascinante affinché  tutti possano avervi accesso.

Il primo incontro si terrà venerdì 8  Maggio alle ore 20.30, in via san Massimo 44. Si parlerà di Alchimia in quella che vuole essere la prima di una serie di conferenze in cui si alterneranno numerosi studiosi delle materie riguardanti la  dimensione spirituale dell'uomo. La conferenza di apertura sarà tenuta dal nostro collaboratore Rodolfo Alessandro Neri, studioso  di Alchimia e traduttore di testi alchemici per la casa editrice Psiche 2. Neri sta curando il recupero di testi antichi, mai pubblicati in Italia, dal 600 ad oggi, con l'intento di far si che non vada  perduto un patrimonio di conoscenze, da cui si possono ricavare insegnamenti che, una volta ripuliti dalla polvere dei secoli depositata su di essi, si manifestino a noi  insegnamenti ancora attuali.

Proprio questo induce a pensare che, ancora una volta dopo tanti anni,  questa libreria, al pari dell'Araba Fenice, rinascerà a nuova e più luminosa vita, proponendosi come luogo di spiritualità e di meditazione in cui il libro diventa un oggetto prezioso, depositario di verità, un libro vivente. Sarà una rara occasione di incontri in cui si verranno ad amalgamare studiosi provenienti da varie discipline, riuniti in un locale che sarà trasformato in un autentico crogiolo  da cui emaneranno i bagliori delle Scienze Antiche.

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 06/05/2015