"Terroristi anche negli sbarchi a Lampedusa"

Preoccupante ammissione del Segretario europeo EEAS Alain Le Roy

Rispondendo a una specifica domanda rivoltagli durante la sua audizione avanti la commissione AFET del PE, il Segretario Generale dell'EEAS (Servizio Europeo di Azione Esterna) Alain Le Roy ha testualmente ammesso esservi il pericolo che, attraverso gli sbarchi di migranti a Lampedusa, vi possa essere infiltrazione di terroristi nel territorio UE.

Non si è fatto attendere l'intervento di Mario Borghezio, Parlamentare europeo della Lega Nord, il quale ha voluto sottolineare, con una velata traccia polemica peraltro confortata dagli eventi, la realtà da tempo vissuta dall'isola italiana e dai suoi abitanti:

"E' molto importante, anche se tardiva, quest' ammissione che contraddice il bla bla buonista di chi pervicacemente continua a negare una realtà più volte affermata da noi, anche a rischio di ricevere accuse di xenofobia, e da varie autorità di polizia a livello internazionale".

Ma la critica non si è fermata lì; Borghezio ha infatti concluso evidenziando i ritardi nell'applicazione di quei provvedimenti che sono fondamentali per eliminare una situazione che è giunta al collasso:

"Ciò non toglie che l'UE, con varie scuse, continui a rinviare quelle decisioni e quegli interventi che potrebbero affrontare alla radice il problema, colpendo con la necessaria durezza coloro che organizzano i traffici e coloro che, non solo in Libia, li coprono, li assistono, e li forniscono di mezzi, di informazioni e di coperture".

Lampedusa, a nostro avviso, è un problema dell'Italia di cui l'UE si è finora resa partecipe solo a parole; i trionfalismi  del nostro Presidente del Consiglio per aver ottenuto una "udienza" europea in merito si stanno rivelando nella loro totale inefficienza per il continuo diniego delle altre Nazioni a partecipare materialmente alla risoluzione di un evento negativo per tutta quella che viene definita Comunità e si riduce spesso, come d'altronde in questo caso, alla difesa del proprio "orticello": il Premier britannico docet!

                                                                                                  

 

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Articolo pubblicato il 02/05/2015