Sono sicure le nostre città?

Le proposte dell’Associazione” Controllo del vicinato”

 Da molti anni i nostri centri abitati non sono sicuri. Le periferie innanzitutto e purtroppo anche nei piccoli – medi Comuni dove un tempo tutti si conoscevano e si consideravano facenti parte della stessa famiglia, predomina la paura.

La cronaca ogni giorni registra notizie ormai ripetitive. Furti in appartamenti, raggiri, a volte conditi con violenze nei confronti di anziani. Violenze sessuali, aggressioni e quant’altro. Gli autori sono eterogenei, dal rom accampato, al senza fissa dimora, sino ai pendolari del crimine che arrivano da ogni parte d’Italia ed anche da nazioni confinanti.

In passato, una parte politica rappresentativa aveva caldeggiato la formazione di “ ronde”, cioè gruppi di cittadini, in collegamento con le forze dell’ordine, che con la loro presenza passiva e non armata in zone critiche, avrebbero dovuto disturbare coloro che stavano per commettere azioni delinquenziali.

La politica purtroppo, invece di definire le procedure maggiormente efficaci, si divise tra coloro che intendevano estendere l’iniziativa ed altri che la denigrarono usando paroloni come “polizia speciale, razzismo, ecc”.

L’esigenza del cittadino di auto proteggersi, non nasce dalle nostre periferie, ma i precedenti operativi sono più antichi e collaudati.

E’ quindi illuminante conoscere un po’ di storia.

Nato negli Stati Uniti negli anni 60/70 e arrivato in Europa partendo dalla piccolissima Mollington nel Cheshire in Gran Bretagna (1982), il Neighbourhood Watch è adottato da decenni in innumerevoli città americane come per esempio Chicago e Los Angeles e inglesi, come Oxford, Londra ed Edimburgo e ancora in Canada, Australia e Nuova Zelanda e in un’infinità di centri minori in tutti i Paesi anglosassoni. Il Controllo del vicinato conta già ben 10 milioni di persone aderenti.

Il programma prevede l’auto-organizzazione tra vicini per controllare l’area intorno alla propria abitazione. Quest’attività è segnalata tramite la collocazione di appositi cartelli. Lo scopo è quello di comunicare a chiunque transiti nell’area interessata al controllo che la sua presenza non passerà inosservata e che il vicinato è attento e consapevole di ciò che avviene all’interno dell’area.

Un insieme di piccole iniziative fa sì che i molti occhi di chi abita il quartiere rappresentino un deterrente per chi volesse compiere furti o altro genere di illeciti “da strada” come graffiti, scippi, truffe, vandalismi ecc. La collaborazione tra vicini è fondamentale perché s’instauri un clima di sicurezza che verrà percepito da tutti i residenti e particolarmente dalle fasce più deboli come anziani e bambini.

Il senso di vicinanza, unito alla certezza che al suono di un allarme, a un’invocazione di aiuto o di fronte a qualunque altra situazione “anomala” ci sia un tempestivo intervento del vicinato, fa sì che ci si senta maggiormente protetti all’interno della propria abitazione e della propria area, rafforzando nel contempo i legami all’interno di una comunità diventata più unita e consapevole.

Per debellare Il circolo vizioso della paura è indispensabile intervenire sulla percezione e sulla paura in un’ottica preventiva. Con prevenzione sociale e prevenzione situazionale partecipata.

I cittadini diventano così parte attiva nella prevenzione.

L’instaurazione di un dialogo continuo e sensibile con le Forze dell’Ordine, unito alla sorveglianza della propria via non possono che migliorare la qualità delle segnalazioni fatte dai cittadini.

L’Associazione Controllo del Vicinato, composta di membri e coordinatori dei gruppi di Controllo del Vicinato e da esperti volontari, fornisce consulenza e supporto ai gruppi già costituiti e in via di costituzione, alle Amministrazioni comunali che intendono promuovere progetti di sicurezza residenziale nel proprio territorio, alle Polizie Locali e ai privati cittadini che intendono familiarizzare con il progetto di Controllo del Vicinato

L’ Associazione è composta da una rete territoriale di volontari – Referenti di Zona –  che forniscono consulenza e supporto gratuito alle Amministrazioni comunali, alle associazioni locali e a privati cittadini che intendono sviluppare nel proprio territorio programmi di sicurezza residenziale e organizzare gruppi di Controllo del Vicinato.

Il ruolo del Referente di Zona è anche quello di anello di congiunzione tra i Coordinatori dei gruppi di Controllo del Vicinato della propria zona e l’Associazione. E’ inoltre prevista la fornitura del materiale informativo.

Oltre al supporto e al lancio di progetti di Controllo del vicinato è incluso il sostegno nelle fasi di avvio dei progetti  garantendo la presenza di esperti alle assemblee pubbliche e/o alle riunioni private, fornendo informazioni e strumenti a gruppi in via di costituzione, alle Polizie Locali e alle Amministrazioni comunali.

Quest’attività è ormai pianificata in molti Comuni e realtà territoriali del Nord Est. Ci risulta che anche in Provincia di Torino, Sindaci e cittadini, stiano prendendo contatti per introdurre un’iniziativa valida a supporto della sicurezza del cittadino.

Ogni informazione può essere ricavata  dal sito www.controllodelvicinato.it 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 02/05/2015