Gli Alice in Chains,l'altro volto del Grunge

Gruppo fondamentale per la storia del Grunge e fonte di ispirazione per numerose band nate dopo di loro

Gli Alice in Chains sono uno dei gruppi più importanti della scena grunge internazionale. Ma con band del calibro di Nirvana, Pearl Jam e Soundgarden condivide solo la città di provenienza.

Quella Seattle che negli anni '90 era diventata l'isola felice di un genere musicale in attesa di grosse rivoluzioni da parte delle nuove generazioni.

E mentre i Nirvana mostravano al mondo e all'industria musicale che cosa volesse dire essere Grunge c'era questa band che era capace di alternare sonorità dure con ballad sincere e struggenti.

Il tutto ha avuto origine nel 1986 quando Layne Staley,ragazzo dall'elevato estro artistico e da un importante talento vocale,conosce in una sala prove locale chiamata Music Bank il chitarrista Jerry Cantrell.

Layne e Jerry formarono insieme gli Alice in Chains a cui nel 1987 si unirono anche Mike Starr al basso e Sean Kinney alla batteria.

Nel 1989 siglarono un contratto con la Columbia Records con la quale realizzarono i capisaldi della loro discografia. Staley aveva una voce molto potente,in grado di caratterizzare ed esaltare ogni brano che eseguiva.

Nel 1990 rilasciarono il loro primo LP intitolato Facelift da cui venne tratto il loro primo successo, Man in the Box.

Il video fu messo massicciamente in rotazione su MTV e aiutò al diffondersi della popolarità del gruppo. Il suono degli Alice in Chains risulta fin da subito pesante e distorto,fondendo con le sonorità del grunge anche quelle metal.

Nel 1992 il gruppo ottenne un grande successo di pubblico e di fama quando uno dei loro nuovi brani, Would?, viene inserita come colonna sonora del film di Cameron Crowe, Singles.

Così nel settembre dello stesso anno pubblicarono Dirt, uno degli album nel quale si può avvertirre maggiormente lo stile duro e grezzo degli Alice in Chains.

Questa loro ultima fatica in studio permette loro di raggiungere la definitiva consacrazione di critica e di pubblico.

I suoni distorti e pesanti di Dirt sono esaltati dai testi dei brani pregni di tematiche delicati quali la solitudine e la tossicodipendenza che diedero adito a voci che volevano Staley dipendente dall'eroina e che in seguito si rivelarono vere. 

Nel 1995 la band rilasciò un album omonimo che si rivelò un nuovo successo grazie alla presenza di brani come Sludge Factory, Grind, Head Crips, Again e God Am.

La dipendenza dall'eroina di Stanley stava assumendo contorni sempre più drammatici fino a spingere il gruppo a non accompagnare con un tour l'uscita dell'album omonimo.

L'ultima apparizione pubblica del gruppo risale al 1996 in occasione degli MTV Unplugged. Layne era visibilmente in un cattivo stato di salute e si sforzò molto per elaborare i brani dalla natura più dura della discografia della band in chiave prettamente acustica, arrivando a cantare una memorabile versione di Down in a Hole.

Nello stasso anno il frontman degli Alice in Chains sprofondò sempre più in una depressione dalla quale non riuscì più a riprendersi in seguito alla morte della sua ragazza causata da endocardite batterica, conseguenza dell'abuso di droga.

Il gruppo non si sciolse mai ufficialmente e Jerry Cantrell fece di tutto per tenere vivi i rapporti con Layne anche se era chiaro che il cantante non sarebbe più tornato.

Un pezzo importante della storia del grunge e del rock se ne andò il 5 aprile del 2002 quando Stanley venne trovato morto nella sua casa in seguito ad overdose di eroina e cocaina, vittima dei suoi stessi demoni che nessuno è stato in grado di fargli incanalare in una strada diversa se non quella della musica.

In seguito alla morte del loro cantante e co-fondatore gli Alice in Chains sono tornati sulle scene nel 2005 in un concerto per la raccolta di fondi per le vittime dello Tsunami che colpì il sud-est asiatico l'anno prima.

Nel 2009 l'idea di creare nuovo materiale con alla voce William DuVall, cantante del gruppo Comes With the Fall.

L'ultimo album della band con il nuovo frontman è The devil put dinosaurs here, rilasciato a maggio 2013 e che rispecchia in pieno il sound tipico della band.

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Articolo pubblicato il 28/04/2015