BeaTorino: Ritorno a Woodstock, "one night only" al LE ROI.

...Tutta un'altra storia anche questa volta: Toni Campa riesce a realizzare un evento unico e storico nel prestigioso Dancing Music Hall

L’ho detto e scritto tante volte e vi assicuro che non è un luogo comune o un semplice modo di dire: “…il Le Roi è tutta un’altra storia…”.

Solo nel music hall di via Stradella e solo grazie alla genialità di Toni Campa e Luciana De Biase, può capitare che per una sera si riuniscano i più importanti gruppi “beat” torinesi  e non solo, degli anni ’60, e che il palco disegnato dall’architetto Mollino diventi una piccola “Woodstock” torinese, all’insegna del tempo che fu e che nessuno ha dimenticato, all’insegna del puro divertimento, all’insegna del puro gusto di suonare insieme e di ritrovare vecchi amici.

Una serata unica nel suo genere e che solo Toni e Luciana potevano organizzare, rigorosamente dal vivo, senza computers, campionatori o strani aggeggi elettronici che suonano al posto dell’uomo: solo e semplicemente strumenti classici, suoni dell’epoca…”…che non si sentono più…”, come ha più volte sottolineato lo stesso Toni e che ha permesso al numerosissimo pubblico presente in sala, di tornare al tempo in cui si ballava con l’orchestra, in sale fumose, sorseggiando drinks “veri” e senza che il rumore impedisse qualsiasi tipo di “baccagliamento”.

Bei tempi!

Ma come dicevo in apertura…il Le Roi è tutta un’altra storia…e proprio per non smentire questo teorema, ecco che Toni e Luciana, ci servono su un piatto d’argento quello che non può proprio mancare…l’ospite d’onore…un artista che ha cominciato la carriera proprio a Torino, con un ingaggio al “Crazy Club” di via Galliari…Patrick Samson…direttamente dagli anni ’60 che infiamma da par suo la platea con due piccole performance semplicemente fantastiche.

La serata, battezzata per l’occasione “BeaTorino” inizia con Le Ombre, seguiti dai Krotali, dagli Apaches e dai Volti 70: protagonisti assoluti di questa prima parte dello show, il bassista Franco Deserto, in perfetto look “beat” doc, compreso il basso a violino come Paul Mc Cartney e i chitarristi Luigi Catalano (Ragazzi del Sole e La Strana Società) e Tore Melillo, che con le loro Fender “Stratocaster”, ci regalano grandi virtuosismi in brani immortali come “The house of the rising sun”, “Gloria” e “I can get no satisfaction”.

La prima parte dello show si chiude con i Trip, storico gruppo “progressive”, che con Pino Sinnone alla batteria e “special guest”, l’amico Paolo Gianetta, voce,  presentano la mitica “Una pietra colorata”.

 

Patrick Samson sale sul palco e intona (che voce!), il suo grande hit single “Soli si muore”, seguita da una divertente e coinvolgente “Na na na na…na na na na…hei hei hei…goodbye”. Sorprendente e di grande pathos la scelta di abbattere la distanza con il pubblico e scendere tra i tavolini con il micro in mano…ma chi lo fa più…Non c’è niente da fare, quando uno ha stile, lo ha in tutto.

 

La seconda parte dello show comincia con il grande chitarrista Marcello Capra (Procession), impegnato in un set acustico, prosegue con i Circus 2000, capitanati dall’unica voce femminile presente all’evento, Silvana Aliotta, la“Grace Slick” italiana, che interpretano “Need”, brano che vinse il “Festival di avanguardia e nuove tendenze”, tenutosi a Roma nel 1972, da brividi l’interpretazione e coinvolgente l’assolo ai bonghi. E’ poi la volta dei Trifase, seguiti da The Cocks, per finire con I Ragazzi del Sole, che cantano due loro grandi successi “Per vivere insieme” e “So che tu non credi”.

 

E’ nuovamente la volta di Patrick Samson che offre al pubblico un trascinante medley “pure ‘60” che comprende: “Sono tremendo”, “Stasera mi butto” e “Vorrei la pelle nera”. Inutile dire che il pubblico risponde con una standing ovation e che stare in piedi fino alla fine è spontaneo.

Ma la serata non è ancora finita: Toni chiama tutti, ma proprio tutti i musicisti sul palco e da “battistiano” qual è, chiede che venga intonata, anche dal pubblico, “Il mio canto libero”, che chiude definitivamente una serata indimenticabile e probabilmente irripetibile.

E’ difficile riscrivere la storia!

 

Ma gli appuntamenti al Le Roi non sono terminati.

Il 28 aprile è prevista la tappa torinese del “Pezzi di vita tour” di Enrico Ruggeri, che per la prima volta nella sua carriera si esibisce “live” in un music hall, il 9 maggio serata di Gran Galà con l’Orchestra del Maestro Simone Mezzapesa, dove i grandi hit della musica dance e non solo verranno proposti in versione orchestrale e il 12 maggio, ultimo appuntamento della stagione, con I Cugini di Campagna e gli Alta Moda (special guest).

Senza dimenticare, il 18 maggio, un nuovo grande appuntamento al Teatro Alfieri, con Massimo Ranieri e il suo recital “Sogno o son desto”, produzione Toni Campa e Luciana De Biase.

…il Le Roi…davvero tutta un’altra storia…

Le foto del servizio sono di Tina Rossi Ph.

Stay always tuned !!!

 

 

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 23/04/2015