Pianeta Toro - Roma ancora tabù, ma il Toro c'è!
Il vecchio cuore granata (Foto LAPRESSE)

L'Opinione - A cura di Francesco Venchi

 E’ dal 1990 che il Toro non riesce a sconfiggere, tra le mura amiche, la Roma; il protagonista dell’ultima vittoria è stato Francesco Romano. Oggi il Toro, a otto giornate dalla fine del campionato, occupa la 7^ posizione in classifica ed è a sei lunghezze dall’ultimo posto disponibile per accedere all’Europa League, nonostante abbia conseguito quattro punti in più rispetto allo scorso campionato.

Il Toro ha dimostrato anche domenica scorsa, contro la Roma, d’essere una squadra matura e compatta, e quindi è legittimo che tenti il tutto per tutto per conquistare un posto in Europa League, e così coronare un altro sogno, l’ennesimo di questi meravigliosi ultimi quattro anni, che corrispondono con l’avvento sulla panchina granata di Mister Ventura.

Il punto conquistato meritatamente contro i giallorossi ha consentito di muovere la classifica e quindi di continuare a coltivare l’obiettivo dell’Europa League. Tuttavia, anche se la stagione non può dirsi chiusa, sono iniziati i vari “balletti”, i vari “rumors” sui prossimi, possibili trasferimenti.

E anche quest’anno, a conferma dell’ottima intelaiatura del Toro, diversi sono i giocatori granata che fanno gola a tanti club blasonati, sia domestici sia internazionali. Di fronte ad offerte “irrinunciabili”, alcuni di questi giocatori cambieranno casacca, ma noi tifosi non dobbiamo disperare se la società li rimpiazzerà con elementi di sicuro affidamento e prospettiva.

Crediamo che la permanenza di Ventura sulla panchina del Toro, per dar vita, possibilmente, ad un altro quadriennio da sogno, passi da questa considerazione, e cioè andare avanti step by step, sino a costruire una squadra forte che sappia farsi valere in Italia e in Europa. Le voci si rincorrono, ma sembra che i giocatori cercati dal Toro siano  principalmente sudamericani, giovani ma già collaudati, di sicuro affidamento.

La concorrenza non manca, specie quando si tratta di elementi di spessore, e quindi la società granata farà bene a muoversi con decisione per non rischiare brutte sorprese. Il Presidente Cairo ha imparato la lezione; l’ha ammesso lui stesso. Non è più tempo di giocatori “famosi”, ma a fine carriera e quindi bolliti; servono giovani talenti su cui impostare la squadra del presente e, nel medesimo tempo, costruire quella del futuro, con pochi innesti mirati, a cadenza annuale. 

Crediamo che questa sia la filosofia di Mister Ventura, che a Torino e al Torino ha coronato nel migliore dei modi una carriera lunga e brillante, e crediamo che Mister Ventura, sempre alla ricerca di nuovi stimoli, voglia prolungare il suo ultimo meraviglioso quadriennio, con un altro periodo altrettanto bello se non addirittura migliore, consolidando il ritrovato orgoglio granata e riscoprendo altri giovani talenti, che faranno la fortuna della società Torino Fc e delle rispettive Nazionali.  

 

 

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Articolo pubblicato il 15/04/2015