L'inaugurazione di un grattacielo è sempre un evento importante soprattutto se la città è Torino, “Capitale Piemontese” cui si dedica la maggiore attenzione.

Sono trascorsi cinque anni dall'inizio dei lavori e ora finalmente la città ha una nuova e moderna “SKY Line”. Il progetto di questo edificio è stato realizzato dallo studio Renzo Piano RPBW,il grattacielo è “luminescente quasi come il ghiaccio” grazie a una serie di lamelle in cristallo che rendono le superfici cangianti in funzione della luce naturale.

I piani sono 44,di cui 38 fuori terra e occupa una superficie di 7.000 mq la cui altezza,166 metri, lo rende poco più basso della Mole Antonelliana.

Appena entrati nella torre ,si può subito notare una Hall grande e trasparente e salendo ci colpisce e ci attrae l'Auditorium a configurazione variabile,e cioè che in funzione dell'evento la sala può diventare luogo per conferenze, concerti e anche espositiva.

Il 35° piano è partcolarmente originale: ospita una “Serra Bioclimatica” nei tre i livelli su cui si articola.

Al 35° piano si trova il giardino pensile con ristorante panoramico, al 36° una sala espositiva e al 37° la caffetteria con terrazza; la sommità del grattacielo permette di vedere la città di Torino, la collina torinese, la catena alpina a est, sud e ovest.

I 27 piani rimanenti sono destinati a uffici e sale per gli organi di amministrazione di Intesa San Paolo,il 31°piano è dedicato al” Centro per L'innovazione”. Al primo piano interrato, sul giardino ipogeo si affacciano la mensa aziendale e l'asilo nido mentre i tre livelli interrati sono destinati a parcheggi per oltre 300 vetture.

Il grattacielo è situato a poca distanza dalla stazione ferroviaria di Porta Susa ad alta velocità, ma sopratutto in una zona è strategica per l'elevata concentrazione di servizi pubblici.La torre  ha comportato un investimento di circa mezzo miliardo di euro ed è stato realizzato secondo principi di sostenibilità ambientale in modo tale da ridurre i consumi energetici e garantire il rispetto delle migliori pratiche costruttive.

                                                                                                 Pier Carlo Forneris