Il primo vero grattacielo di Torino inaugurato il 10 aprile

La certificazione di sostenibilità ambientale avrà un punteggio tra i più elevati a livello mondiale

Circa cinque ani fa, in Intesa San Paolo,  si manifestarono due esigenze: accogliere in una unica struttura di particolare rappresentanza, gli uffici centrali e l’alta dirigenza del Gruppo e impiegare l’abbondante liquidità in modo diversificato.

Questi due fattori hanno dato la vita a quello che oggi è stato definito dal sindaco Fassino e dal Presidente regionale Chiamparino il nuovo orgoglio di Torino: il grattacielo di Renzo Piano.

Molto significativo il suo commento:” si può possedere con uno sguardo l’intera città, non siamo in presenza di un approccio aggressivo, arrogante, possessivo, al contrario, rende la città partecipe, l’inizio di un nuovo rapporto con ampi spazi dedicati e aperti al pubblico”.

Lo studio Renzo Piano RBPV ha progettato un edificio luminescente quasi come il ghiaccio grazie ad una serie di lamelle in cristallo che rendono le superfici cangianti in funzione della luce naturale. Un edificio imponente che nel contempo da l’impressione di una grande leggerezza con i suoi 44 piani di cui 38 fuori terra alto 166 metri (uno in meno della Mole Antonelliana).

Due volumi attestano la fruibilità pubblica del grattacielo: quello alla base con la hall trasparente e l’auditorium a configurazione variabile e quello sulla sommità, con la serra bioclimatica. Mettere una serra a150 metri d’altezza può sembrare strano, in realtà assolve a due esigenze di particolare importanza: impedire durante i mesi caldi alla radiazione solare di accumularsi sul tetto per poi trasferirsi all’interno dell’edificio, mantenendo una temperatura controllata ed evitare le dispersioni termiche in inverno.

27 piani dell’edificio sono destinati ad uffici per 2000 dipendenti, il 31° ospita il Centro per l’Innovazione con allestimenti tecnologici funzionali alla ricerca e al lavoro interdisciplinare che questa struttura svolge. Al 35 ° piano si trova il giardino pensile con ristorante panoramico, al 36° una sala espositiva e al 37° la caffetteria con terrazza con camminamento perimetrale su tre piani per osservare il magnifico panorama che questa mattina era leggermente velato dalla foschia. Sul giardino ipogeo del primo piano interrato si affacciano la mensa aziendale e l’asilo nido per i figli dei dipendenti; i tre livelli interrati sono destinati a parcheggi per oltre 300 veicoli.

Questo primo componente di quella che potrebbe essere la nuova skyline di Torino si integra magnificamente con la vicina modernissima stazione alta velocità di Torino Porta Susa, in una zona strategica ad elevata concentrazione di servizi pubblici, a duecento metri dal Tribunale, con nuovi parcheggi sotterranei e con il rifacimento totale del giardino comunale Nicola Grossa.

Il grattacielo è stato realizzato secondo i principi di sostenibilità ambientale, con le facciate est e ovest rivestite con un sistema a “ doppia pelle”, le cui lamelle mobili garantiscono ventilazione in estate e isolamento termico in inverno, La facciata meridionale è interamente coperta da un campo fotovoltaico di 1600 mq. L’illuminazione è totalmente a led.  L’impianto di climatizzazione sfrutta l’energia di scambio termico con l’acqua di falda senza emissioni nocive in atmosfera.

La realizzazione dell’opera, che ha comportato un investimento da parte di Intesa di circa 500 milioni di euro, è stata assegnata con gara internazionale al raggruppamento di imprese  Rizzani de Eccher – Implenia; i lavori di costruzione sono durati 5 anni con impiego di 500 operai e tecnici di diverse nazionalità e specializzazioni, impegnati a ciclo continuo su tre turni.

Dalle ore 19 del 10 aprile l’accesso è libero a tutti visitatori.

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Articolo pubblicato il 10/04/2015